Tornelli intelligenti per contingentare l’ingresso nelle stazioni, treni con capienza limitata di posti a sedere e possibilità di modulare i costi delle carte per l’accesso a treni in base alla stagione.
Queste alcune delle idee emerse dallo studio commissionato dal Parco nazionale delle Cinque Terre per affrontare in maniera organica il problema dell'affollamento durante la stagione estiva.
Lo studio sulla mobilità turistica, commissionato alla società Mic-Hub, è stato presentato venerdì nella riunione del Consiglio direttivo dell’ente di Manarola, e costituirà la base di confronto coi Comuni per la stesura di un piano di azioni condivise mirato a combattere appunto il sovraffollamento.
Il piano prevede otto ipotesi progettuali mirate a gestire e distribuire i flussi di visitatori e quelle più significative riguardano proprio il nostro settore, treni e stazioni.
Uno studio è legato a una migliore distribuzione dei visitatori in attesa del treno sulle banchine della stazione e sarebbe da attuare attraverso alcuni interventi, come l’allargamento della scala che porta alla stazione di Vernazza, così da aumentarne la capacità, o l’ampliamento delle aree coperte da pensiline nelle stazioni di Riomaggiore e Monterosso.
Altri, di più difficile realizzazione, sono quelli che prevedono interventi legati al contingentamento degli ingressi nelle stazioni e sui treni.
Un’ipotesi riguarda l’installazione nelle stazioni di tornelli intelligenti in grado di leggere il biglietto e consentire l’accesso all’area ferroviaria solo in determinati tempi, così da evitare il sovraffollamento nelle banchine, mentre per ciò che concerne i Cinque Terre Express, l’idea è di limitare il numero di viaggiatori che possono salire alle sedute presenti sulle carrozze.
Altra misura ipotizzata dallo studio preliminare è l’incremento dei costi delle Cinque Terre Cards e dei servizi di mobilità, modulando le tariffe a seconda del periodo di alta o bassa stagione, e dei giorni festivi.