Si sono conclusi domenica scorsa con la seconda giornata di Open Day al Deposito Officina Rotabili Storici di Milano Centrale i festeggiamenti per i dieci anni della Fondazione FS Italiane.
Due giornate molto belle che hanno fatto registrare, come abbiamo scritto, una presenza davvero massiccia di visitatori, oltre 21.000.
Si è trattato, nello specifico, del terzo Open Day tenutosi nel nostro Paese per festeggiare la Fondazione FS nel corso del 2023.
Gli altri due c'erano stati invece a La Spezia Migliarina e a Pistoia.
Nel mezzo ci sono stati anche tantissimi treni speciali, principalmente dalle zone dove normalmente questi vengono effettuati, come lungo la splendida Ferrovia dei Parchi, nel Sannio o sui laghi della Lombardia.
Tutto bello? Più o meno.
Chi ha letto fino a qui o semplicemente negli ultimi 8 mesi non ha dormito sonni profondi si sarà subito reso conto che c'è un piccolissimo dettaglio che stona.
A Roma, nella Capitale d'Italia, dove la Fondazione FS ha sede e dove vivono quasi tre milioni di abitanti, di festeggiamenti per il decennale della Fondazione se ne sono visti pochi, usando un eufemismo.
È assolutamente vero che le celebrazioni hanno avuto inizio nella Città Eterna con il viaggio de "L'Arlecchino" con a bordo figure istituzionali e di un altro convoglio storico verso il Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa.
È certamente vero che sono stati effettuati alcuni "sparuti" treni storici come in altre regioni d'Italia (con destinazioni peraltro molto, troppo vicine, Latina 70 km, Ladispoli 45 km, ecc...).
Ma è altrettanto vero che ci si è fermati lì e che la città di Roma e i suoi abitanti sono stati presi per il resto davvero poco in considerazione dalla Fondazione FS per questi festeggiamenti.
Non sappiamo se ci sia una motivazione pratica o logistica per questo disinteresse, né se si stia lavorando per migliorare questo approccio poco felice in futuro.
Quel che sappiamo con certezza è che sicuramente non c'è un "disegno" da parte della stessa Fondazione stessa per escludere una città magnifica e di peso come Roma dai suoi progetti.
Quel che è altrettanto certo, tuttavia, è che il registro deve cambiare.
La Capitale d'Italia e i suoi cittadini meritano ben altra considerazione.
E non ci si può accontentare di associare il nome della città solo a qualche viaggio istituzionale con politici e personalità a bordo.