È tornato regolare solo all'1:30 di notte il traffico ferroviario nel nodo di Venezia, sospeso ieri sera dopo che un autobus è precipitato da un ponte finendo nei pressi dei binari a Mestre.
Gli effetti sulla mobilità ferroviaria hanno visto rallentamenti fino a 200 minuti per 19 treni Alta Velocità, fino a 180 minuti per 40 treni Regionali, fino a 90 minuti per 5 Intercity.
8 treni AV, 2 Intercity e 20 Regionali sono invece stati limitati nel percorso e 10 Regionali cancellati.
Freddi numeri che dobbiamo dare, essendo un portare di informazione ferroviaria, ma che ovviamente spariscono di fronte all'immane tragedia.
Il bilancio finale è di 21 morti, dei quali due sono bambini, e 15 feriti, di cui 5 gravi.
Il pullman, precipitato dal cavalcavia, era stato noleggiato da 40 turisti, molti stranieri, che si trovavano nel camping Hu di Marghera.
Il bus stava percorrendo il cavalcavia della bretella che da Mestre porta verso Marghera e l'autostrada A4 quando per cause ancora da accertare è precipitato, poco prima delle 20, facendo un volo di circa 15 metri.
Nel primo tratto in discesa il pullman ha sfondato il parapetto ed è caduto giù finendo tra un magazzino e i binari della stazione di Mestre, poi ha preso fuoco.
Ancora non è chiara la dinamica dell’incidente: potrebbe essersi trattato di un malore del conducente che è morto nello schianto oppure di una manovra sbagliata in un punto in cui erano in corso dei lavori di rifacimento del cavalcavia.
Gli inquirenti sono al lavoro per capire le cause. La polizia stradale sta effettuando i rilievi: c'è da verificare la traiettoria della caduta, le condizioni del manto stradale.
Segni di frenata sull'asfalto pare non ce ne siano. E per ora il malore sembra l'unica spiegazione di questa tragedia.