A Roma, la stazione del Pigneto potrebbe non aprire in tempo per il Giubileo 2025.
Dopo che la gara d'appalto per il progetto dello snodo ferroviario al Pigneto è andata deserta, il nuovo bando di gara per l'assegnazione dei lavori potrebbe mantenere invariato il disegno del nodo di connessione tra ferrovie, metropolitana e rete tranviaria, oppure consentire di rivedere il progetto ampliandone la portata e accelerando i tempi di realizzazione.
Il progetto originale prevedeva la conclusione di una prima parte dei lavori per il Giubileo 2025. Una scadenza che adesso, però, è fortemente a rischio, visto l'esito della gara.
Il consigliere regionale Alessio D'Amato ha presentato un'interrogazione in Consiglio per valutare l'effettiva posizione della Regione Lazio sul progetto dello scalo del Pigneto, mentre il gruppo di Azione al Campidoglio, rappresentato da Flavia De Gregorio, ha presentato richiesta formale di accesso agli atti.
Al centro dell'interrogazione presentata da D'Amato, la volontà della Regione di dotare la nuova stazione del Pigneto della doppia banchina e di procedere alla realizzazione del tunnel di collegamento con la metropolitana già nella prima fase dei lavori, facendo leva sul principio secondo il quale risulti più conveniente e utile alla cittadinanza un'opera che risulti realmente efficace fin dalla prima inaugurazione, senza necessità di intervenire nuovamente in futuro.
Flavia De Gregorio, capogruppo e consigliere di Azione al Comune di Roma, punta il dito contro l'Amministrazione, sostenendo come "i progetti non debbano essere fatti solo per tagliare un nastro ma devono essere funzionali all'effettivo beneficio dei cittadini".
In relazione ai lavori al Pigneto, De Gregorio parte dall'assunto che la gara andata deserta possa rappresentare "una grande possibilità per modificare il progetto, mettendo mano alle criticità evidenti in modo da realizzare un'opera che sia realmente strategica per il futuro della mobilità cittadina".
Secondo De Gregorio, la parola chiave è progettazione: "I cittadini aspettano una stazione migliore ma nel frattempo la stazione non c'è. Bisognava progettarla in anticipo, è da anni che si aspetta questo snodo fondamentale: ora è il tempo di spiegare con precisione tempistiche e slittamenti e, soprattutto, dare certezze rispettando i cronoprogrammi".
L'articolo integrale su Fanpage.it.