"Sigifer non lavora più nei nostri cantieri, sulla nostra infrastruttura, sono stati presi provvedimenti, il tragico incidente impone misure di questo tipo".
Parole molto precise quelle pronunciate dall'amministratore delegato di RFI, Gianpiero Strisciuglio, intervista dalla trasmissione di Rai1 “Cinque minuti”.
Per il numero uno di RFI, quanto accaduto la notte del 30 agosto a Brandizzo "è una violazione del sistema di regole con cui si devono effettuare i lavori sull'infrastruttura ferroviaria italiana".
A confermare la decisione di RFI è la stessa Sigifer, i cui vertici sono stati iscritti nel registro degli indagati.
''Sigifer non ha, e non poteva avere, il controllo del traffico ferroviario né sul rischio relativo all'interruzione del traffico ferroviario, che compete esclusivamente al Committente.
La notte del 30 agosto 2023 non è stata garantita ai nostri operai l'interruzione della linea che è la base elementare per permetterci di lavorare''.
"Ebbene, solo oggi - si legge in una nota - dopo aver dapprima fatto lavorare i nostri operai e poi aver loro impedito di svolgere le mansioni senza alcuna comunicazione, il committente ha notificato all'azienda la sospensione delle qualificazioni che ci consentono di lavorare da trent'anni sulle ferrovie, richiamando 'le condotte emergenti dalle indagini (non si comprende quali visto il segreto sulle stesse) e dagli articoli di stampa', ritengono 'la concretizzazione di atti/comportamenti che recano grave pregiudizio alla sicurezza ferroviaria.
Non potremo che ribaltare al mittente quanto ci scrive''.
''La risposta ai come e ai perché, ne siamo certi, la daranno i magistrati; l'azienda ora deve responsabilmente rispondere a propri operai, alle loro famiglie, continuare ad impegnarsi per garantire la sicurezza della loro salute e del loro salario'', conclude Sigifer.