L'atroce sospetto della procura è che non si sia trattato di un evento eccezionale ma di un comportamento diventato "normale".

"Bisogna capire se procedere con i lavori senza avere il permesso è una sciagurata scelta delle persone coinvolte o, al contrario, se in questo comportamento possano esserci delle abitudini, delle consuetudini e delle richieste".

Queste le parole, pesanti come macigni, della procuratrice capo di Ivrea, Gabriella Viglione, in merito all'inchiesta sulla strage di Brandizzo, avvenuta nella notte tra mercoledì e giovedì, costata la vita a 5 operai.

Da quanto si apprende, l'addetto di RFI, uno dei due indagati, avrebbe chiamato più volte una collega sempre di RFI per chiederle se fosse arrivata o meno l'autorizzazione a procedere con i lavori.

Il permesso, come ormai sembra chiaro, non sarebbe mai arrivato, ma gli operai si sono comunque posizionati sui binari, dove poco dopo sono stati travolti dall'invio a vuoto.

Quella sera ci sarebbero state più telefonate tra gli addetti di RFI, con il responsabile sul cantiere che richiamava per chiedere lumi sul permesso.

Tre telefonate in 26 minuti. L’ordine di «non procedere con i lavori» ribadito in due conversazioni che si susseguono.

Il passaggio di un altro convoglio, poco prima dell'incidente, avrebbe convinto i responsabili a procedere diversamente.

Il tecnico di RFI che accompagna la squadra di operai sui binari quindi avrebbe autorizzato verbalmente il “via” alle operazioni sul binario senza avere ottenuto alcun via libera - nemmeno oralmente - dalla sala operativa, dove la tecnica di RFI (non indagata e sentita come testimone) per due volte, al telefono, gli aveva “vietato” di dare l’ok per iniziare i lavori.

Intanto arriva un sostegno alle famiglie delle vittime. 

RFI ha infatti deciso di accogliere la richiesta avanzata dai sindacati: trasferire alle famiglie delle cinque vittime le trattenute economiche effettuate sulla busta paga dei lavoratori che aderiranno agli scioperi di lunedì 4 settembre. L'azienda si è impegnata a mettere da parte sua altrettante risorse.

Lunedì 4 settembre gli scioperi saranno tre. A Vercelli è stato inoltre indetto da Cgil, Cisl e Uil uno sciopero unitario della durata di otto ore.

Il corteo partirà alle ore 10 da corso Garibaldi (davanti alla stazione) per concludersi alla Prefettura. Si prevede un grande afflusso di manifestanti, la cui protesta si sta allargando non solo a tutto il Piemonte, ma anche ad altre regioni, come Lombardia ed Emilia Romagna.

Sempre lunedì ci sarà uno sciopero di otto ore del settore trasporti (non mezzi ma il personale che lavorai ai caselli o alle biglietterie, ad esempio), indetto da Filt e da Uil Trasporti.

Ancora lunedì 4 luglio sciopero di 8 ore di tutti i settori edili indetto dalle tre sigle sindacali, Cgil, Cisl e Uil.

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