In Lombardia, da settembre, dovrebbero aumentare le tariffe del trasporto pubblico locale: biglietti e abbonamenti subiranno un rincaro del 4,0 per cento sui treni e del 4,8 per cento su bus e metropolitane.
La decisione è stata approvata il 10 luglio dalla giunta regionale e riguarderà, tra gli altri, Trenord e ATM.
“L'adeguamento annuale delle tariffe è un atto dovuto che ci impone il Regolamento regionale”, ha sottolineato l'assessore ai Trasporti Franco Lucente. Le norme prevedono infatti un adeguamento ogni anno, con decorrenza dal primo settembre. E se un Comune non aumento il biglietto, è obbligato a “rimborsare” l’azienda dei trasporti del mancato incasso.
Il rincaro dovrà essere ora attuato dagli enti a cui fanno capo le singole aziende dei trasporti: Regione Lombardia per Trenord e Comune di Milano per ATM. I due enti, quindi, potrebbero anche decidere di non aumentare i prezzi dei biglietti, ma in quel caso dovranno versare l’ammanco alle due aziende.
“È ora che la Regione metta le risorse per il trasporto pubblico locale, perché è una sua competenza esclusiva e un suo obbligo costituzionale. Evitino di parlare d'altro, perché senza soldi non si garantiscono i servizi, che significa che le aziende saranno costrette ad aumentare le tariffe e a tagliare le corse.
La Regione non può continuare a scaricare sulle famiglie lombarde l’aumento di abbonamenti e biglietti. Basta con i giochi di prestigio, la finzione è finita”. Così il vicepresidente del Consiglio regionale del Pd, Emilio Del Bono, replica all’assessore Lucente che dichiara di avere modificato i criteri in base ai quali potranno essere in futuro decisi nuovi aumenti delle tariffe del trasporto pubblico regionale.
"Abbiamo innalzato gli indicatori di qualità - aveva infatti detto Lucente - che le Agenzie del Tpl e le società di trasporto pubblico devono rispettare in relazione all'adeguamento tariffario.
In sostanza, per quantificare la percentuale di adeguamento delle tariffe da settembre 2024 si terranno in considerazione parametri più stringenti per quanto riguarda la puntualità, la frequenza e la regolarità del servizio e la coincidenza tra mezzi. In questo modo se le aziende non rispetteranno criteri di efficienza più sfidanti, non potranno far scattare aumenti onerosi".