In estrema sintesi quale che sia il problema non lo si riesce a trovare.

le cause che provocano l’usura dei bordini delle ruote dei Minuetto in Valsugana rimangono ad oggi un mistero per il quale nessuno fino ad oggi pare sia riuscito a trovare una soluzione.

“Nel tempo sono state messe in atto, da parte di entrambi gli attori coinvolti (gestore infrastruttura e imprese ferroviarie) una serie di azioni e diverse prove senza però purtroppo giungere ad una identificazione chiara delle cause all’origine del problema” ha scritto l'assessore provinciale Mattia Gottardi all'interno del documento di risposta all'interrogazione che il consigliere provinciale Luca Zeni aveva presentato nei medi scorsi.

"Un nodo che non è nuovo e che evidenzia una più complessiva inefficienza di un segmento di trasporto pubblico che serve quell'area" aveva spiegato il consigliere del Partito Democratico nell'interrogazione presentata in marzo.

I problemi sono del resto noti da tempo. 

Dal 23 febbraio a oggi, su 64 corse complessive definite dall’orario ferroviario ufficiale della tratta Trento – Bassano, ben 27 sono state effettuate con autobus di linea e solo dieci in più, cioè 37, con il treno.

"Questo comporta un rischio 'disaffezione', già segnalato anche dal presidente di Trentino Trasporti, reso ancor più grave dalle limitazioni tecniche dovute all’uso degli autobus, rispetto alla domanda dell’utenza".

Il Presidente della stessa Trentino Trasporti ha spiegato che la manutenzione alle ruote dei treni deve essere fatta attualmente ogni 15 mila chilometri, mentre un tempo, scrive Zeni nell'interrogazione, si potevano percorre anche 70 mila chilometri senza fermare il treno in officina.

L’anno scorso, l’usura dei bordini ha portato al fermo totale dei treni in agosto e all’utilizzo a singhiozzo della ferrovia, tanto che i chilometri complessivi percorsi dai treni sono stati poco più dalla metà di quelli programmati: 263.032 percorsi su 515.000 programmati.

Ma quali sono stati gli interventi tentati? Da RFI fanno sapere di aver agito sugli ingrassatori, sul rinnovo di tratti di linea, cui si sommano gli interventi congiunti con Trenitalia di scorta sulla linea, le videoregistrazioni operate da Trenitalia per individuare punti particolarmente critici e altro.

A cura di Trenitalia c'è anche un periodo di prova con gli ATR 220 Tr Swing al fine di verificare anche eventuali difformità di comportamento rispetto alla tipologia normalmente utilizzata, per dare altri elementi di lettura del fenomeno.

Ma non è tutto. Trentino Trasporti ha anche chiesto a RFI l’autorizzazione a utilizzare un Minuetto dotato di un software precedente all’attuale al fine di verificare se l’upgrade del software stesso possa avere avuto un impatto negativo sul consumo dei bordini riconducibile all’introduzione di una funzionalità che permette la variazione di velocità d’approccio ai segnali.

Dal canto suo RFI si è anche resa disponibile ad intervenire con un treno diagnostico per effettuare rilievi dei parametri caratteristici dell’infrastruttura su cui basare uno studio sulla dinamica di marcia e sull’interazione ruota-rotaia che possa alimentare ipotesi di interventi migliorativi.

In conclusione si ipotizza che il graduale utilizzo di armamento di tipo pesante, unitamente a diversi altri fattori hanno portato a questo scadimento.

“Con ogni probabilità – dice l'assessore - anche la standardizzazione spinta dei materiali di armamento e dei materiali rotabili, delle procedure e dei parametri applicati, che non ha tenuto in debito conto il comportamento dell’interazione tra i rotabili e i binari su linee montane con curve a raggio stretto e forti pendenze, è corresponsabile di queste problematiche”.

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