A causa dei movimenti franosi presenti lungo il percorso, la riapertura della linea ferroviaria Faenza-Firenze rimane ancora incerta.

I geologi della Regione Emilia Romagna e dell'Istituto superiore per la protezione dell'ambiente effettueranno un nuovo sopralluogo per valutare lo stato dei versanti collinari, in particolare nel tratto compreso tra Brisighella e San Cassiano.

I violenti nubifragi che si sono abbattuti il 2 e il 16 maggio hanno causato danni significativi, rendendo necessaria una verifica accurata prima di consentire nuovamente il transito dei treni.

Il sopralluogo effettuato alcuni giorni fa ha evidenziato situazioni ancora instabili lungo la tratta, impedendo una riapertura immediata della ferrovia.
Solo a metà settimana si potrà avere una valutazione più precisa sulla possibilità di riattivare definitivamente il servizio ferroviario, tenendo conto dell'evolversi delle condizioni meteorologiche e delle temperature più elevate.

La Faenza-Firenze è una delle poche linee italiane che attraversa l'Appennino, e per gli abitanti della vallata, questa linea ferroviaria va ben oltre il semplice valore turistico. Rappresenta un'importante opzione per i pendolari, offrendo un'alternativa comoda e veloce rispetto ai mezzi di trasporto su gomma.

La ripartenza dei collegamenti ferroviari è considerata fondamentale in vista dell'estate, specialmente considerando che la situazione della provinciale brisighellese rimane precaria.
La riattivazione dei treni rappresenterebbe un sollievo per la viabilità locale, offrendo un'opzione più sicura e agevole per gli spostamenti, sia per i residenti che per i turisti.

Non resta quindi che attendere i risultati del sopralluogo dei geologi per conoscere le prospettive di riapertura della linea. 

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