Come abbiamo visto, nella giornata di ieri altre due "Tartaruga" sono partite alla volta di San Giuseppe di Cairo.
Nella precedente news abbiamo reso note le caratteristiche salienti di queste due unità, il costruttore, la data di consegna e quella in cui sono state Riqualificate in E.444R.
Oggi, invece, andiamo un po' più nel dettaglio perché queste due E.444R che ci stanno lasciando sono in qualche modo "storiche".
Per trovare qualche dato saliente, che ci riporta anche parecchio indietro nel tempo, ci serviamo del libro realizzato da Patelli e Mezzetti, che contiene dati che altri testi non hanno riportato.
Scopriamo così che la E.444R.006, ovviamente prima della Riqualificazione, è stato l'unico esemplare di E.444 con aggancio automatico dal 1973 al 1985.
La macchina è stata utilizzata in testa ai treni 754-765 Firenze - Venezia - Firenze, 602-603 Firenze - Torino - Firenze e 8178/9-2378/9 Firenze - Grosseto - Firenze.
La locomotiva dal 1974 al 1983 è stata anche dotata anche del rubinetto elettropneumatico sperimentale autoregolatore FW3I per il freno elettropneumatico delle vetture con aggancio automatico.
A fronte di questo, la E.444R.018, anche in questo caso prima della Riqualificazione, è stata la titolare del treno inaugurale della linea Direttissima tra Settebagni e Città della Pieve il 24 febbraio 1977 in doppia trazione con la E.444.017.
Si tratta del primo troncone della linea ad Alta Velocità tra Roma e Firenze che purtroppo vedrà il suo completamento solo nel 1992.
Rimanendo in tema di velocità, la macchina è stata inoltre precedentemente accoppiata al simulacro della mai realizzata E.666 per pochi giorni nel febbraio del 1973.
Le due macchine che abbiamo appena trattato erano entrambe state inserite nel nostro elenco realizzato a novembre del 2022 su quali secondo noi sarebbero state le unità da salvare per tramandarne le gesta (Ferrovie: Tra le E.444R rimaste un suggerimento su quali salvare).
Ora, riprendendo quell'articolo, fari puntati sulla E.444R.017 che abbiamo citato poco sopra, sulla .056 e sulla .057 che in quanto ex Shunt Chopper non hanno bisogno di presentazioni e sulla .079 e volendo sulla .070 che per piccoli trascorsi sono parimenti degne di nota.
Tutte macchine, insomma che, per un motivo o per l'altro, maggiore o minore, meritano di ricevere attenzioni.
Al netto di questi suggerimenti, comunque, qualche altra "Tartaruga" andrebbe sicuramente salvata.
Preservare due soli esemplari come fatto finora su 113 macchine di serie realizzate (più la E.444.001 che in quanto prototipo non abbiamo considerato e che facendolo vedrebbe salve 3 macchine su 117) sarebbe infatti davvero riduttivo.
Ma sicuramente la Fondazione FS Italiane starà già lavorando affinché si agisca in tal senso.