Il nodo di Torino si prepara a nuove sfide puntando sul ferro.

Lo rende noto La Stampa nella sua edizione odierna.

"La realizzazione di una nuova galleria a doppio binario da 4,5 chilometri tra Porta Nuova e Porta Susa e l’apertura di nuove stazioni dovrebbe permettere di cambiare in tre anni il volto del nodo ferroviario di Torino rendendolo sempre più “metropolitano”.

Il modello è quello della Rer di Parigi: «Più linee, con frequenze maggiori rispetto al passato. E anche più fermate. Tutti i nostri interventi - dice RFI - serviranno per potenziare e rendere il servizio ferroviario per il trasporto sempre più accessibile ad un numero sempre maggiore di pendolari e viaggiatori»".

"Nelle strategie di RFI l’apertura di nuove stazioni dovrebbe permettere di raggiungere nuovi bacini di utenti con l’obiettivo di rendere alternativo e concorrenziale il trasporto su rotaia rispetto all’uso di automobili private".

"Il cuore di questo programma di interventi triennali - scrive ancora La Stampa - è il nuovo collegamento tra le due principali stazioni torinese.

L’intervento consiste nella realizzazione di un nuovo tratto di linea a doppio binario di circa 4,5 km che consente la separazione dei flussi di traffico attuale e conseguente possibilità di introdurre nuovi servizi Sfm.

L’iter autorizzativo è nella sua fase conclusiva e questo consentirà «un incremento dell’offerta derivante anche dai servizi della nuova linea cinque del Sfm, la Torino Stura-Orbassano»".

Ma non è tutto perché anche l’upgrade tecnologico delle tratte del passante metropolitano di Torino, tra le stazioni di Settimo Torinese e Torino Lingotto permetterà l’aumento dell’offerta.

"Va nella stessa direzione la realizzazione di un nuovo sistema di distanziamento tra Porta Susa e Rebaudengo-Fossata così come la sostituzione con nuovi apparati a tecnologia innovativa di Porta Susa e Torino Stura. Interventi che consentiranno di incrementare la frequenza dei servizi ferroviari metropolitani anche grazie all’innesto della linea Gtt proveniente da Ceres e la deviazione per il collegamento a servizio dell’aeroporto torinese Sandro Pertini che dovrebbe essere operativo alla fine dell’anno".

Inoltre sulla "linea Orbassano-Torino Stura è prevista la realizzazione delle nuove fermate di Borgata Quaglia-Le Gru e di Torino San Paolo.

Nuova fermata anche a Buttigliera Alta-Ferriera sulla linea Torino-Modane con interscambio con la Sfm3 per Bardonecchia.

In un secondo tempo nello scalo di San Paolo sarà realizzato un nuovo marciapiede in direzione Francia per permettere l’interscambio con la Sfm3.

Per la fermata di Torino San Paolo è inoltre prevista una seconda fase: l’intervento prevede la realizzazione di marciapiedi anche sulla linea Torino-Modane, così da permettere l’interscambio con la linea per la Valsusa".

"Rfi prevede di completare le fermate di Dora (nei pressi di piazza Baldissera) “consentendo un migliore collegamento con il trasporto cittadino di ampie aree a forte urbanizzazione” e l’integrazione con i servizi del trasporto pubblico urbano".

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