In Toscana, e in particolar modo nel nodo di Firenze, sono tre gli incidenti accaduti in poco più di due settimane.
Il 18 aprile due treni si scontrano all'altezza del bivio Olmatello, due giorni dopo un convoglio merci deraglia nei pressi della stazione di Firenze Castello, poi ieri, 5 maggio, un nuovo svio a Firenze Rifredi mentre la circolazione ferroviaria non si è ancora ripresa in pieno dall'evento del 20 aprile.
Ora, è la stessa Ansfisa, l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie, a rilevare l'anomalia e a far sapere che effettuerà un sopralluogo a Firenze "per verificare di che evento si tratti e capire se possa essere collegato a quelli precedenti. È chiaro che la loro stretta concomitanza non va sottovalutata".
Per questo "Ansfisa ha deciso di puntare il faro sulla situazione fiorentina".
Esprime perplessità anche l'assessore regionale alla Mobilità e ai Trasporti, Stefano Baccelli: "Stanno diventando davvero troppi gli incidenti che interessano il trasporto ferroviario in Toscana.
Di fronte a quest’ultimo, non posso far altro che richiedere che si faccia chiarezza sull’accaduto individuando con certezza le cause, che si faccia di più per garantire la sicurezza della circolazione e che si riducano al minimo i disagi per i passeggeri" commenta Baccelli.
"Sto predisponendo una lettera che indirizzerò agli amministratori delegati di Rete Ferroviaria Italiana e di Trenitalia, Vera Fiorani e Luigi Corradi.
Non è la prima volta che fatti del genere si verificano in Toscana. La Regione chiede rassicurazioni circa le azioni che intendono intraprendere per fare in modo che questi incidenti non si verifichino più" conclude l'assessore.
Chiarezza chiedono anche i sindacati. E Antonino Rocca, segretario toscano di Fit Cisl Toscana, spiega di aver scritto una lettera a RFI subito dopo l’incidente di Castello, per avere un confronto, che ancora non c’è stato.
Ma più che le ferrovie, spiega Rocca, l’attenzione va posta sui treni: "Indipendentemente dalle ragioni dei diversi incidenti, i binari fiorentini hanno una manutenzione che ci sembra adeguata.
Invece sui treni il problema è che la manutenzione è affidata a ditte private, senza un controllo pubblico, che poi spesso subappaltano i controlli ad aziende terze al massimo ribasso, anche a causa al nuovo codice degli appalti che semplifica molte procedure".
"Così non abbiamo alcuna garanzia. La manutenzione dovrebbe essere riportata sotto le Ferrovie dello Stato. Il problema è la legislazione, non solo italiana, ma europea: i vagoni dei treni merci arrivano da tutto il continente e la certificazione europea di cui devono essere dotati è molto debole. E nessuno sa come vengano fatti i controlli ad esempio in Polonia. È un tema da affrontare con urgenza".
Il nodo di Firenze, in realtà, ha sempre avuto dei problemi come del resto altre zone nevralgiche del nostro Paese, anche se più dilatati nel tempo rispetto agli ultimi.
Il 23 marzo 1998 a Firenze Castello l'elettrotreno ETR 480 n.34, a causa del mancato rispetto del segnale di protezione della stazione, urta alla velocità di circa 90 km/h l'ultimo veicolo e la locomotiva E.646.009 di un treno regionale proveniente da Lucca e diretto a Firenze SMN. Si conta 1 morto e 41 feriti di cui 2 molto gravi.
Il 24 aprile 2004 sempre a Castello gli ultimi cinque carri del treno merci 57052 trainato dalla E.656.219 sviano in corrispondenza degli scambi di ingresso della stazione. Lunghe operazioni di recupero ma per fortuna nessun danno a persone.
Il 26 marzo 2008 ancora a Castello il primo carrello della seconda vettura dalla testa del treno Intercity 704 trainato dalla E.444R.010 svia durante il transito del convoglio sul binario di corretto tracciato della linea DD alla velocità di circa 40 km/h. Lo svio viene causato dal cedimento di un fusello. Panico e disagi ma nessun ferito.
Il 9 novembre 2017 sempre a Castello un carrello della vettura n.6 del treno Frecciargento 8510 effettuato dall'ETR 600 n.04 svia in corrispondenza di un deviatoio sul binario di corsa pari a causa di una anormalità ad una boccola. Forti disagi alla circolazione ma nessun danno a persone.