Si è concluso il programma delle due mattinate formative e informative rivolto ai Paesi del Mediterraneo e dedicato al trasporto delle merci pericolose su ferro.

L’iniziativa, a cui ha partecipato anche ANSFISA, ha avuto un duplice obiettivo: da una parte promuovere un momento di formazione specialistica su una tematica attuale e complessa, e dall’altra stimolare un confronto tecnico a livello internazionale coinvolgendo anche Paesi extraeuropei come la Tunisia, il Marocco e l’Algeria, con le loro specificità.

Organizzato da ERA, l’Agenzia Europea per le Ferrovie, il workshop rientra infatti nel progetto EUMedRail - EuroMed Rail Safety and Interoperability con cui l’ERA promuove standard, regolamenti e pratiche europee nei paesi terzi rafforzando la cooperazione con paesi vicini e guidando il processo di convergenza normativa.

Il programma è stato costruito prevedendo interventi delle autorità intergovernative per approfondire il tema con sessioni dedicate alla tipologia di merci, ai sistemi di imballaggio, ai controlli specifici necessari, ai sistemi di certificazione e valutazione degli operatori.

Ad ANSFISA è stato richiesto un contributo sul fronte del quadro regolatorio esistente, in qualità di Istituzione Nazionale deputata alla supervisione del trasporto ferroviario in generale, e quindi anche delle merci pericolose.

L’intervento di ANSFISA si è focalizzato sull’analisi dell’impianto regolatorio esistente, sul ruolo svolto dai sistemi di gestione della sicurezza in termini di supervisione generale dell’applicazione delle regole e di elementi ed attività specifiche che devono essere ricomprese al loro interno.

Durante la presentazione, è stato anche illustrato il contesto specifico italiano, ricordando che sono più di 18.000 i km di rete nazionale con oltre 3.200 snodi fra stazioni, incroci, bivii e via dicendo, e quasi 19.000 tra ponti, viadotti, gallerie.

Un’infrastruttura molto articolata e complessa quindi, dove ogni anno, se si considera solo la rete principale, quella interconnessa, si contano passare circa 3 milioni di treni.

In questo contesto si è quindi voluto spiegare anche l’approccio, le modalità e gli strumenti con cui ANSFISA pianifica e implementa l’attività di supervisione, sia tramite audit di sistema che tramite ispezioni ad hoc.

Sono stati anche presentati i principali elementi controllati dei sistemi di gestione della sicurezza in relazione al trasporto delle merci pericolose per ferrovia ed i risultati emersi dai controlli svolti.

Il workshop sarà riproposto a maggio per i tecnici e gli operatori israeliani.

Già nel 2022, sempre nell’ambito del progetto di EUMedRail - EuroMed Rail Safety and Interoperability, ANSFISA, su richiesta dell’ ERA, aveva tenuto una sessione in un workshop simile per una delegazione del Ministero dei trasporti israeliano: in quell’occasione aveva illustrato l'esperienza italiana in materia di sicurezza sulle gallerie ferroviarie.

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