Nella giornata di ieri la Fondazione FS Italiane ha effettuato un viaggio in treno tra Roma Termini e Latina sulle tracce delle realizzazioni dell'Architetto Mazzoni.

Prima della partenza del convoglio storico, composto da sei vetture Castano e Isabella e trainato dalla E.626.294, è stato visitato il bunker sotterraneo della Cabina ACE (Apparato Centrale Elettrico), ridondante rispetto a quello posto "all'aria aperta" e in grado di mandare avanti la circolazione in caso di bombardamenti della città durante la Seconda Guerra Mondiale.

I molti partecipanti all’iniziativa hanno quindi preso posto sul treno storico che poco dopo le 10 ha mosso verso la stazione di Latina, raggiunta poco meno di un'ora dopo.

A bordo del convoglio era presente il direttore generale della Fondazione FS, Luigi Cantamessa che ha illustrato ai giornalisti la storia dei siti visitati e anticipato il contenuto della mostra fotografica allestita proprio nello scalo della vecchia città di Littoria.

Questa mostra, dal titolo "La stazione di Latina e il mito della Littorina", è stata inaugurata all'arrivo e sarà visitabile fino al prossimo 31 dicembre.

Successivamente i viaggiatori hanno visitato il centro della città alla scoperta dell'architettura razionalista di cui la vecchia Littoria è uno dei massimi esempi mentre la stampa ha fatto ritorno nella Capitale.

Il ritorno dei turisti è invece avvenuto nel tardo pomeriggio.

Assolutamente degna di nota la partecipazione all'evento.

Tantissime sono state le presenza sia a bordo del treno che all'arrivo.

Il Direttore Cantamessa ha lasciato intendere - durante la conferenza stampa che si è tenuta a bordo nel viaggio di andata - che non si tratterà di un treno "spot" ma che l'intenzione è quella di creare finalmente, anche a Roma e nel Lazio, un calendario di treni storici "fissi" che coinvolga anche altre realtà turistiche come Viterbo, Ronciglione e via discorrendo.

Un'idea che è piaciuta anche agli altri rappresentati delle istituzioni presenti, inclusi quelli del Comune di Roma che propongono anche un Museo Diffuso includendo quello ATAC.

La cittadinanza ha riposto, i progetti ci sono, ora non resta che mettere in piedi il tutto per permettere anche alla Capitale d'Italia di avere un o sbocco turistico anche sui convogli rievocativi. 

Il solo rammarico è quello di non aver salvato, negli anni passati, la ALe 880.087 donata proprio al Comune di Latina e da qualche anno demolita. 

A modo suo sarebbe stata la ciliegina sulla torta per una organizzazione perfetta dell'evento.

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