Nei giorni scorsi ha destato grande scalpore il refuso sul Frecciarossa 1000 che celebra i 100 anni dell'Aeronautica Militare.
Vale la pena ricordare a coloro che non avessero seguito la vicenda che su tre fiancate su quattro la parola "Aeronautica" era scritta correttamente, mentre su una quarta c'era stato un piccolo refuso subito corretto.
Inevitabilmente il cielo si è aperto, con il consueto adagio secondo il quale solo in Italia poteva succedere una cosa simile.
Ma è proprio così?
Partiamo dal presupposto che chi lavora, sbaglia, l'importante è che poi rimedi.
Ebbene nel corso del tempo di errori ne sono stati commessi tanti, anche negli altri paesi del nostro continente e anche in situazioni piuttosto "altisonanti".
Partendo da qualcosa di semplice, degni di nota sono gli strafalcioni degli stranieri sulle parole italiane come "Carrozza".
Fino a non molto tempo fa, girando sui binari d'Europa, era facilissimo imbattersi nelle vetture ristorante ungheresi MAV con sopra scritto "Carozza Ristorante" con una "R" sola.
Stessa cosa era possibile vederla anche sulle vetture letti delle ferrovie tedesche DB, in quel caso, ovviamente, era "Carozza Letti".
Vero che in questo caso l'errore è stato commesso con un'altra lingua ma è anche vero che ormai, con gli strumenti di oggi, vedere come è scritta correttamente una parola in un altro idioma è davvero una banalità.
In tal senso ancora più difficile dovrebbe essere sbagliare i nomi di un personaggio famoso, ma anche lì qualcuno c'è riuscito.
Stiamo parlando, nello specifico, delle ferrovie austriache ÖBB che dedicarono la Taurus 1116 077 a "Michelangelo Buonarotti".
È vero che il cognome del Maestro Buonarroti viene spesso storpiato all'estero ma di fronte alle aspre critiche provenienti non solo dal nostro Paese le ÖBB furono costrette a una veloce marcia indietro, con modifica del cognome sulla locomotiva prima che l'errore finisse anche sul modellino in scala 1:87 di Roco.
Del resto, qualche anno prima, le stesse ÖBB non erano state in grado di azzeccare nemmeno i colori corretti della bandiera di uno stato europeo, sbagliandola clamorosamente.
La circostanza fu quella degli Europei di Calcio del 2008 e la locomotiva la Taurus 1116 087.
La macchina che doveva essere dedicata alla nazionale polacca, fu pellicolata con due fasce, una bianca e una rossa, però invertite.
In sostanza fu messo il rosso sopra e il bianco sotto e non furono in pochi a ironizzare sul fatto che agli europei si fosse qualificato al posto della Polonia il Principato di Monaco o fosse stata data una "wild card" all'Indonesia.
L'elenco è lungo e si potrebbe andare avanti facilmente con altri esempi ma il concetto dovrebbe a questo punto essere chiaro.
Gli errori succedono, alle ferrovie italiane come a quelle estere.
L'importante è rimediare e cercare di fare meglio la volta successiva.