Un piano ad ampio raggio quello di ANSFISA che, dal Veneto alla Sicilia, è finalizzato alla verifica dello stato manutentivo dei passaggi a livello presenti sulla rete e del loro funzionamento corretto ed efficiente, in base a quanto previsto dalla normativa vigente.

L’attività sarà utile anche a verificare che i gestori dell’infrastruttura stradale mettano in atto le necessarie misure di controllo del rischio ed eseguano gli interventi di messa in sicurezza.

Il piano prevede complessivamente il monitoraggio di 60 strutture e si dispiegherà nel corso dell’anno.

L’operazione è stata avviata a gennaio e nel mese di marzo sono 9 le ispezioni effettuate.

Le verifiche sono condotte con nuove modalità previste dall’Agenzia: a svolgerle sono commissioni miste a cui partecipa in maniera congiunta il personale ANSFISA appartenente sia alla Direzione Generale per la Sicurezza delle Ferrovie sia quella della Direzione Generale per la Sicurezza delle Infrastrutture Stradali e Autostradali, proprio per assicurare un monitoraggio sul campo completo e puntuale e produrre rilevazioni utili ad individuare, sia per il sedime ferroviario che per quello stradale, eventuali non conformità o necessari interventi migliorativi.

In particolare, vengono sottoposti a verifica gli elementi strutturali del passaggio a livello, il funzionamento delle apparecchiature che lo controllano e ne assicurano la movimentazione in sicurezza, tanto che viene osservato anche durante il passaggio di alcuni treni, l’efficienza e la visibilità del sistema di segnalamento e relativa segnaletica ferroviaria e stradale, lo stato e la tenuta della documentazione di manutenzione.

Dal sopralluogo risulta quindi una relazione, poi trasferita al gestore, con una descrizione dettagliata dell’opera, del suo stato e anche del contesto su cui insiste.

Il verbale può contenere anche una serie di rilievi, corredati da documentazione fotografica, sulla segnaletica, sulla pavimentazione, sull’illuminazione e su numerosi altri parametri di manutenzione e funzionamento.

Dall’esito dell’ispezione ANSFISA può inoltre far discendere una richiesta di riscontro puntuale rispetto alle eventuali osservazioni rilevate anche attraverso un piano di intervento che elimini le cause che hanno generato i rilievi evidenziati, finalizzato a superare le problematiche evidenziate e a ripristinare una corretta gestione del rischio.

La pianificazione dei sopralluoghi tiene conto, prioritariamente, del numero di inconvenienti o incidenti e degli elementi emersi dall’analisi di tali eventi che si sono verificati sui passaggi a livello ricadenti sia sull’infrastruttura ferroviaria nazionale, che sulle reti interconnesse e isolate.

Quest’attività che non esime il gestore, in quanto responsabile per legge del funzionamento e dell’utilizzo sicuro dell’infrastruttura ferroviaria e stradale, dagli obblighi di verifica dei manufatti e dall’esecuzione dei lavori relativi alla manutenzione ordinaria e straordinaria dell’infrastruttura (compresi gli impianti e la segnaletica), rappresenta un’ulteriore azione di monitoraggio volta a costruire una mappatura puntuale dell’esistente e a stimolare l’attività dei gestori, verso la massima attenzione e il miglioramento continuo delle condizioni di sicurezza dell’intera rete.

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