Grandi cambiamenti e una certa aria di continuità nella tradizione alle OMC di Foligno.
Tra macchine presenti, macchine in consegna e nuove strategie per il futuro, quella che si annuncia in Umbria pare essere una vera rivoluzione alle officine di Foligno.
Ma partiamo con ordine.
Si è tenuta oggi a Foligno la presentazione del nuovo impianto fotovoltaico delle OMC umbre.
L’impianto delle Officine Ferroviarie di Foligno è stato presentato durante una conferenza stampa presieduta dall’assessore regionale a trasporti e infrastrutture Enrico Melasecche, e dal sindaco di Foligno Stefano Zuccarini in rappresentanza delle istituzioni locali.
A rappresentare il Gruppo Ferrovie dello Stato invece erano presenti l’ing. Marco Caposciutti della Direzione Tecnica di Trenitalia, il responsabile delle OMC umbre, Antonio Bernardini e la direttrice della Divisione Trasporto Regionale Amelia Italiano.
L’impianto prevede l’installazione di 2564 pannelli per una produzione di 1.400 MWh all’anno, e punta a coprire il 20% del fabbisogno annuo di energia delle Officine.
L’investimento complessivo è stato pari a 2,2 milioni di euro. Ciò consentirà di risparmiare ben 800 tonnellate annue di CO2 emesse in atmosfera, per un ammortamento dell’investimento iniziale previsto già entro 4 anni.
L’impianto è inoltre corredato di tubazioni idriche per il lavaggio dei moduli fotovoltaici. Nell’ambito di realizzazione dell’impianto è stata sostituita la copertura del reparto torneria, originariamente in laterizio, con una nuova formata da pannelli metallici leggeri.
All’interno delle OMC invece procedono celermente i lavori di allestimento di altre otto E.464 con gruppi batteria “last mile” per i servizi sulla Sicilia.
La consegna dovrebbe avvenire entro fine giugno 2023.
Tuttavia l’ing. Marco Caposciutti ha precisato che la lavorazione “consentirà di avere macchine che potranno usufruire di movimentazione autonoma mediante batterie anche per svariati chilometri nell’ottica di superare situazioni di emergenza legate a cadute di tensione sulla linea di alimentazione aerea.
Del resto l’impegnativo lavoro di progettazione ingegneristica necessario per mantenere inalterati pesi e distribuzione stessa dei pesi andava svolto anche alla luce di poter sfruttare questa possibilità, di avere cioè macchine che possano essere resilienti a situazioni di emergenza”.
Forse una neanche tanto velata apertura dell’ing. Caposciutti a una possibile dotazione di batterie anche per altre E.464? Magari anche di quelle in service alle varie DTR regionali?
Non abbiamo informazioni chiare in merito, ma quel che è certo è che la direzione sarebbe quella di sfruttare al massimo il cospicuo investimento di risorse che ha portato alla messa in servizio delle E.464 a “batteria” nell’ottica di un economia di scala.
Per gli amanti delle statistiche la prima di queste otto macchine che dovrebbe uscire dalle officine dovrebbe essere l’unità .236, ripresa in avanzato stadio di lavorazione.
Sul fronte di altri gruppi a quanto pare sarebbero destinate a lasciare Foligno le E.403. Attualmente il gruppo risulta in lavorazione presso le OMC umbre per la modifica dell’impianto frenante automatico. Dopo questo ciclo di modifiche la manutenzione dovrebbe passare alle Officine di Verona Porta Vescovo.
Attualmente in lavorazione alle OMC di Foligno risulta essere presente l’unità .009, in avanzata fase di lavorazione.
Futuro invece quanto mai incerto per le E.402B.
Attualmente non risultano in lavorazione, né sarebbero in arrivo alle officine macchine di questo gruppo.
A quanto pare la “pratica E.402B”, a seguito dell’aborto del progetto monocabina, che prevedeva anche l’adeguamento del circuito di comando agli standard delle E.403, sarebbe “chiusa a chiave”, a maggior ragione dopo la mancata vendita tentata da Trenitalia di alcune unità.
Sembrerebbe addirittura che presso le OMC sia presente una unità non specificata, utilizzata per fornire pezzi di ricambio nella logica della “cannibalizzazione” per prolungare la vita operativa di altre macchine del gruppo.
Tutto ciò conferma che questo gruppo è ormai in un vero e proprio “limbo” dal quale al momento è difficile scorgere una via d’uscita a breve.
In lavorazione, ma con tempistiche più dilatate anche il Caimano di Fondazione FS.
L’unità 294, la cui consegna era inizialmente prevista per la fine del 2022, risulta ancora non riassemblata.
La cassa infatti si presenta ancora separata dai carrelli, seppur il body lifting sia ormai giunto alle fasi finali. Mancano infatti solo le scritte di servizio, le targhe e i fregi.
La consegna non è al momento oggetto di una data certa, ma orientativamente dovrebbe avvenire entro la primavera.
Parlando di materiale rotabile, presto faranno la loro comparsa nelle officine umbre i primi elettrotreni regionali Jazz e Minuetto.
“Nell’ottica del futuro ampliamento dei capannoni delle OMC, per consentire la manutenzione di treni EMU della regionale, possiamo già adesso iniziare a fare “pratica” con i Jazz e i Minuetto che, in virtù delle ridotte dimensioni degli elementi che li compongono, ben si prestano a poter essere lavorati già adesso alle OMC di Foligno.
Contiamo infatti di separare i singoli elementi, bloccarli su appositi carrelli d’officina e trasferirli così sul carro ponte per la lavorazione, per poi ricomporre i convogli a lavorazioni ultimate” - hanno spiegato Caposciutti e Bernardini.
L’inizio delle lavorazioni per gli ETR della Regionale presso le officine umbre dovrebbe partire da fine primavera 2023.
Testo e foto di Alexandru Rares Cenusa