Il capostazione di Larissa, in Grecia, è stato arrestato nell'ambito dell'indagine sull'incidente ferroviario avvenuto questa notte.
Lo stesso avrebbe causato la morte di almeno 38 persone, secondo quanto riferisce il sito di Kathimerini.
I due treni che si sono scontrati in Grecia viaggiavano a grande velocità perché non sapevano che l'altro stesse arrivando e l'impatto è stato così grave che "non è rimasto nulla delle prime due carrozze" dopo l'incidente.
Questo il racconto di un giornalista greco alla BBC.
Le squadre di soccorso stanno ora cercando di spostare i rottami delle carrozze dai binari, ma è molto difficile.
"La collisione è stata così grave che le due prime carrozze sono semplicemente scomparse. Il sindaco della città vicino all'incidente ha detto che non è rimasto nulla delle prime due carrozze", afferma il giornalista.
Potrebbe esserci un errore umano, quindi, all'origine del tutto.
Questo quanto ipotizzano i media greci, dove si sottolinea, citando i sindacati di settore, come il sistema di controllo dei convogli sia ancora manuale.
Ovvero il traffico viene regolato telefonicamente dai capi stazione, che danno il via libera al passaggio dei convogli.
L'inchiesta, coordinata dal magistrato di Larissa Stamatis Daskalopoulos, è naturalmente appena iniziata, ma si starebbe verificando, come dimostra l'arresto del capostazione di Larissa, il comportamento dei responsabili delle stazioni di Larissa e Paleofarsalos, per accertare quale dei due treni fosse stato inviato sul binario sbagliato.
Dalle prime indicazioni sembra si trattasse di quello passeggeri.