La notizia in Spagna sta facendo molto discutere e non potrebbe essere altrimenti.
Stando alla stampa iberica, la nazione avrebbe speso 258 milioni di euro per l'acquisto di alcuni treni salvo poi scoprire che erano troppo grandi per passare in alcune gallerie della sua rete ferroviaria.
I 31 treni per pendolari erano stati ordinati da Renfe nel 2020, ed erano destinati a sostituire una flotta obsoleta nelle regioni autonome settentrionali delle Asturia e della Cantabria.
La loro entrata in servizio era prevista per il 2024, ma adesso tutto sarà rimandato di almeno due anni, se non di più.
Il presidente della Cantabria, Miguel Ángel Revilla, ha definito la faccenda "un pasticcio indicibile" e ha aggiunto che delle "teste devono cadere", anche perché è emerso che il costruttore, CAF, avrebbe segnalato l'errore già nel marzo 2021.
Sono diversi gli "attori" che avrebbero avuto un ruolo nella complicata vicenda, l'operatore ferroviario nazionale Renfe, il gestore dell'infrastruttura ferroviaria Adif, il produttore CAF e l'Agenzia statale per la sicurezza ferroviaria (Aesf).
Costruita nel XIX secolo, la rete ferroviaria della regione attraversa un paesaggio montuoso e le dimensioni delle gallerie variano e non rispettano le dimensioni moderne e ormai standardizzate.
Poiché i treni erano ancora in fase di progettazione non sono ancora stati prodotti e se da un lato questo riduce al minimo il costo dell'errore, dall'altro il processo di progettazione e produzione, che richiede molto tempo, dovrà essere ripetuto da zero, ritardando la consegna dei treni stessi.
Ora i convogli saranno fabbricati utilizzando le dimensioni di un treno che già circola sulla rete, al fine di garantire che essi si adattino alle varie gallerie.
Adif aggiornerà anche i dati dell'infrastruttura per garantire che il problema non si ripeta in futuro.
Non è la prima volta che si verifica un problema del genere in Europa.
Nel 2014, in Francia, SNCF aveva ordinato treni regionali che erano troppo larghi e in alcune stazioni andavano a "raschiare" le banchine.