Continuano le aggressioni a bordo dei treni con la richiesta, dopo l'ultimo episodio, di un tavolo fra i dipendenti e la dirigenza di Trenitalia-Tper.

L'ultima episodio è recentissimo.

Una nuova aggressione si è infatti verificata giovedì scorso su un convoglio partito dalla stazione di Bologna e diretto a Vignola, dove tre ragazzini che erano saliti a bordo senza biglietto si sono scagliati contro il capotreno prendendolo a pugni e facendolo cadere a terra.

All'altezza di Ponte Ronca il treno è stato costretto a fermarsi.

Sul luogo è giunta un’ambulanza del 118 per soccorrere il ferroviere e la polizia.

Pesanti i disagi per i passeggeri, costretti a scendere e proseguire il viaggio con un bus di linea.

È diventata un’urgente questione di ordine pubblico, per questo chiediamo che su alcuni treni ci sia la presenza costante della Polizia.

Nel corso degli ultimi mesi abbiamo fatto accordi, abbiamo chiesto alle aziende le bodycam, abbiamo chiesto alle stesse aziende di costituirsi parte civile contro gli aggrssori, eppure gli episodi violenti ai danni dei capitreno non hanno subito la minima battuta d’arrestato. 

Bisogna fare di più e la Polizia a bordo può essere un primo significativo passo“.

Questa la richiesta di Aldo Cosenza, segretario generale Fit Cisl ER, proprio dopo l'ultima aggressione.

“Siamo alla presenza di una vera e propria emergenza sociale, i capitreno sono esasperati.

Servono risposte certe e tutele concrete di cui, al di là dei buoni propositi, non c’è alcuna traccia. La misura è colma.

Un treno o una stazione sono per i ferrovieri un posto di lavoro ed i posti di lavoro devono essere sicuri.

Così come devono essere sicuri per i cittadini che frequenatano quei luoghi o utilizzano quei mezzi di trasporto”, ha concluso Cosenza.

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