La Fit-Cisl interviene sul rilancio del trasporto merci su rotaia.
"L'obiettivo, molto ambizioso, di raddoppiare la quota di trasporto merci su ferrovia portandola dall'attuale 11% al 30% entro il 2030" previsto nel piano industriale del Gruppo FS, "è stato da noi condiviso, in quanto abbiamo più volte evidenziato che nel nostro Paese, essa rappresenta una percentuale molto bassa se paragonata alla media europea del 20%" ma appare "chiaro che per raggiungere determinati traguardi sia necessario rafforzare il trasporto merci su rotaia, sfruttando anche l'opportunità delle autostrade viaggianti, auspicando un sostegno economico del Governo alle imprese che decidono di investire in tale segmento, sull'esempio di quello che avviene in altri Paesi europei a partire dall'Austria".
"Riteniamo - prosegue la nota dei sindacati - che il polo logistico delle merci, che in questo svolge una funzione chiave, non esprima a pieno le sue potenzialità di coordinamento: non vi è un aumento del trasporto merci su ferrovia all'interno delle società del Polo, anzi, il sistema sembra segnare il passo e non vi sono azioni concrete rivolte alla creazione di partnership in grado di intercettare traffici internazionali e intermodali, né si valorizzano possibili sinergie con i settori marittimo e portuale".
Il sindacato confida che Ferrovie attui "iniziative concrete che segnino una decisiva inversione di tendenza" per rilanciare il trasporto merci su ferrovia "che sembra essere ancora una volta il vero anello debole del Gruppo FS e quindi dell'intero sistema-Paese".
"In assenza di riscontri da parte del Gruppo FS - conclude la nota - valuteremo le azioni più idonee da mettere in campo per il rilancio del cargo ferroviario".