"Il problema sono i ritardi che si accumulano, perché c'è una rete che non regge più i tanti treni che ci sono in più.
Prima del Covid trasportavamo 850.000 persone tutti i giorni, adesso qualcosa di meno, ma la rete è stata realizzata in gran parte 60- 70 anni fa, quando i trasporti erano infinitamente inferiori e lo stesso amministratore di Rete Ferroviaria Italiana è cosciente di questo fatto, e deve investire secondo l'impegno che si era assunto, 14 miliardi di euro sulla rete, ma purtroppo i lavori non stanno cominciando".
Lo ha detto Attilio Fontana, presidente della Lombardia e ricandidato alla guida della Regione per il centrodestra, questa mattina ai microfoni di Radio 24, rispondendo a una domanda sulle critiche rivolte alle carenze del trasporto pubblico regionale, all'indirizzo dell'amministratore delegato di RFI, Vera Fiorani.
"Il problema è sostanzialmente quello: in una rete basta un ritardo e si crea il disagio, perché i treni sono in continuo passaggio", ha evidenziato Fontana.