C'è anche il futuro di Trenord nella campagna elettorale lombarda a meno di un mese dal voto.
Ne parla, nella edizione odierna, Il Corriere della Sera.
A difenderne l'operato, e non potrebbe essere altrimenti, ci pensa l'attuale presidente della Lombardia, Attilio Fontana, che scarica le responsabilità del non sempre ottimo funzionamento dei treni regionali su RFI.
Il punto, secondo Fontana «non sono le modalità organizzative ma le strutture.
Se non si mettono a posto le nostre strutture intese come binari, compito che spetta a RFI, si può fare qualsiasi invenzione si voglia, ma resta una struttura vecchia di 60-70 anni che prevede dei passaggi ridotti rispetto a quelli di oggi».
Secondo Fontana «la società avrebbe dovuto investire 14 miliardi in 7 anni: vuol dire che la Rete ha bisogno di interventi. E purtroppo RFI sta facendo poco».
In ogni caso, per Fontana è esclusa la possibilità di una gara pubblica - suggerita sul Proprio su Il Corriere della Sera da Paolo Beria, docente del Politecnico - per affidare il servizio.
Una proposta che piacerebbe invece ai due sfidanti alla poltrona della regione.
Per Letizia Moratti, «l'inefficienza di Trenord e dello stato di abbandono in cui versano i territori del sud della regione è lampante».
Quindi «serve una gara più ampia possibile che permetta anche a player europei di parteciparvi».
Di «ribaltamento» nella gestione parla invece Pierfrancesco Majorino che auspica un affidamento con gara pubblica dopo aver «affrontato temi come l'eccesso di arrivo dei treni nella Stazione Centrale e aver agevolato alcune categorie come gli under 25».
Aggiungendo che la trasformazione va accompagnata dalla «realizzazione di metrò per servire luoghi come la Brianza».


