Un resoconto in chiaroscuro con alcuni punti piuttosto allarmanti.
Le Ferrovie Federali Svizzere sono valutate piuttosto positivamente dai passeggeri ma il servizio di inchiesta svizzero sulla sicurezza mette in risalto un problema non da poco.
Ogni giorno tre convogli circolano senza un sistema di frenata d'emergenza che subentra in caso di errore del macchinista.
Esattamente ciò che che è successo nella stazione di Zollikofen lo scorso 2 giugno 2022, quando due locomotive di BLS si sono scontrate con la coda di un treno da cantiere a 51 chilometri orari.
Il Servizio di inchiesta svizzero sulla sicurezza (SISI) ha accertato che il macchinista aveva disattivato il sistema di protezione dalla sua locomotiva.
Il ferroviere in passato aveva già avuto dei problemi con la locomotiva, con ripetute frenate di emergenza senza motivo apparente. Così, d'accordo con il capotreno, aveva disattivato il sistema di controllo.
Il rapporto mette poi in luce il dettaglio più allarmante. Sulla rete FFS ogni giorno circolano tre treni con sicurezze inadeguate, con il conseguente rischio di incidenti gravi. Un dato nuovo per l'autorità di vigilanza.
Sulla questione getta acqua sul fuoco la compagnia elvetica FFS per bocca di Sabrina Schellenberg: “Per noi la sicurezza viene prima di tutto, ed è per questo che abbiamo adottato delle misure.
Se il sistema si guasta, una seconda persona deve salire in cabina di guida e, poiché sulla nostra rete circolano ogni giorno anche 10.000 treni di altre ferrovie, stiamo lavorando per garantire che ci sia al più presto un regolamento valido per tutti in tutta la Svizzera”.
Anche BLS interviene per far meglio: “Abbiamo adattato i regolamenti – spiega la portavoce Tamara Traxler – in modo tale che da un lato si possa avere un secondo macchinista, dall'altro che il treno possa viaggiare a velocità molto ridotta e se possibile per un breve lasso di tempo”.
In questo modo in futuro, anche se in casi particolari si viaggiasse senza il sistema di protezione dei treni, la sicurezza resterà la priorità.