Tempi piuttosto lunghi per vedere la "nuova" Adriatica.
Questo quello che ipotizza Quotidiano di Puglia andando a chiarire un equivoco saltato fuori alcuni giorni fa.
Alta velocità sulla Napoli-Bari entro il 2027, treni più veloci sulla Bologna-Lecce entro il 2036 e non il 2030 come invece aveva annunciato qualche tempo fa l’ex ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini.
L’attuale numero uno del Mit, Matteo Salvini, invece - scrive il giornale on line - conferma i tempi dell’ultimo decreto legge sul tema del governo Draghi e dell’ultima finanziaria dell’esecutivo: la velocizzazione della linea adriatica Bologna-Lecce sarà realtà entro il 2036 e infatti è fissata per quella data la fine dei finanziamenti.
Il progetto permetterà di recuperare circa un’ora da Bologna fino a Bari e circa un’ora e venti fino a Lecce.
Non si tratta di alta velocità in termini assoluti, ma di un’automazione della linea elettrica dei binari che consentirà ai convogli di raggiungere la velocità di 200 chilometri all’ora in maniera stabile e quindi di recuperare diverso tempo.
Questo risultato sarà possibile anche grazie alla realizzazione di quattro nuovi apparati centrali computerizzati multistazione - Accm nelle stazioni di Lecce, Brindisi, Bari e Foggia che aggregheranno i sistemi che controllano la circolazione mettendoli in dialogo tra loro.
La tratta Lecce - Bari diventerà "un unico apparato/stazione" lungo 150 km e il tratto Bari - Foggia "un’unica stazione" lunga 130 km.
Questo permetterà di gestire al meglio la circolazione e di velocizzare i tempi di viaggio. L'Accm è già attivo tra Lecce e Brindisi ed entrerà in funzione sulle linee Foggia - Bari e Bari - Brindisi entro il 2024.
L’equivoco era nato da una dichiarazione dell’ex ministro Giovannini, per cui i tempi sembravano essersi accorciati. Non sarà così, invece, e di conseguenza per recuperare un po’ di tempo di viaggio sulla Bologna-Lecce bisognerà attendere ancora un po’ di tempo.
L'articolo completo è disponibile cliccando qui.