Diminuisce il numero di "Caravaggio" che saranno a disposizione di Trenord in Lombardia ma non è necessariamente una brutta notizia.

Il riferimento è alla Delibera 7767 della Seduta di Giunta numero 258 del 28 dicembre 2022 - XI Legislatura.

In essa viene rilevato in prima battuta che "le forniture dei 26 treni Caravaggio del Programma Piano Lombardia, in base alle regole dell'Accordo Quadro di fornitura, sono soggette a revisione dei prezzi, da calcolarsi con riferimento alla variazione dell’indice "FOI" intervenuta tra la data di sottoscrizione dell’Accordo Quadro e la data di consegna del primo veicolo del relativo contratto applicativo".

In secondo luogo viene dato atto che "a seguito del notevole incremento dell'indice FOI registrato in particolare nell'ultimo anno, il costruttore Hitachi Rail STS S.p.A. ha espresso a Ferrovienord la necessità di applicare la citata revisione dei prezzi anche al 4° contratto applicativo Caravaggio, in deroga a quanto previsto dal relativo Accordo Quadro e Ferrovienord ha complessivamente e in prima istanza stimato in circa 74 milioni di euro i maggiori oneri totali di tale 4° contratto applicativo e dei 26 treni del Programma Piano Lombardia".

Ritenuto in terzo luogo che "rispetto alle esigenze del servizio ferroviario nella prima fase del prossimo affidamento decennale a Trenord, è possibile valutare una riduzione del numero complessivo di treni Caravaggio in ordine, in modo da compensare il costo della revisione dei prezzi e da preservare risorse economiche per la successiva acquisizione di materiale rotabile di altro tipo, necessario per la seconda fase dell'affidamento", viene ritenuto "di dare mandato alla Direzione Generale Infrastrutture, Trasporti e Mobilità Sostenibile di autorizzare Ferrovienord a ridurre di 8 unità il numero complessivo di treni Caravaggio in ordine, a valere sul 4° contratto applicativo in capo a Hitachi Rail STS".

Non sono tuttavia solo notizie "negative", quelle che emergono. 

Questa è infatti la sintesi degli interventi previsti per i prossimi anni con i relativi investimenti. 

"Esiste la necessità di 6-8 treni interoperabili Italia-Svizzera nel 2026 per garantire la gestione della linea Como-Lecco elettrificata in connessione col servizio TiLo (relazione Bellinzona-Como-Erba/Lecco), in coerenza con la programmazione dei servizi transfrontalieri che è stata negoziata con il Cantone Ticino nell’intesa sottoscritta e con gli impegni di sviluppo finanziati nel nuovo Contratto di servizio. L'investimento è stimato in circa 60-80 milioni.

Per questa tipologia di treno è in corso una verifica sulla possibilità di utilizzare un accordo quadro già in essere; in alternativa dovrà essere bandita una gara specifica.

Il nuovo programma d’acquisto prefigura come detto la riduzione del piano d’acquisto dei Caravaggio di 8 unità, al fine di far fronte all’aumento del costo delle materie prime, generando di conseguenza una pari necessità di ulteriori treni.

L’analisi condotta evidenzia la necessità di almeno 40 nuovi treni a un piano per servizi Media Distanza.

Questi treni andrebbero a sostituire gli attuali convogli di carrozze per medie distanze, che sono stati ristrutturati di recente ma risalgono agli anni '80 e non potranno più circolare dalla fine del presente decennio.

È quindi necessario prevedere un modello di treno specificatamente destinato ai servizi Regio Express, ovvero quelli più competitivi e redditizi, all'interno delle competenze regionali.

In aggiunta, avendo optato per una riduzione del numero di treni Caravaggio attualmente in ordine, si ritiene che i treni di tipo Media Distanza possano sostituire vantaggiosamente quelli cancellati, per tutto un insieme di servizi in cui questi ultimi appaiono tecnicamente meno consoni.

L'investimento parte da una quota base dell'ordine dei 200 milioni pari indicativamente a 20 treni, da mettere in servizio a partire dalla seconda metà del decennio in corso.

Attraverso il meccanismo di Accordo Quadro e contratti applicativi, è possibile estendere in seguito la fornitura, con vantaggioso effetto a cascata sulla flotta esistente.

Per questa tipologia di treno è necessaria una nuova gara.

Il progetto di utilizzo di treni ad idrogeno sulla linea Brescia-Edolo è in corso di sviluppo, in collaborazione con FNM e Ferrovienord.

Ad oggi sono stati ordinati 6 treni ad idrogeno, da parte di FNM; il quantitativo per gestire la linea è tuttavia di 16 treni.

Di conseguenza il fabbisogno è di ulteriori 10 treni, pari indicativamente a 100 mil. di investimento.

Per questa tipologia di treni è già disponibile un accordo quadro. Si procederà di conseguenza a definirne l'acquisizione coerentemente con l'avanzamento della prima fase sperimentale e con gli esiti della richiesta di finanziamento della misura del PNRR.

Con l'introduzione dei treni ad idrogeno e l'elettrificazione di alcune linee (a partire dalla Como-Lecco), il quantitativo di 30 treni diesel Colleoni prefigurato nel 2017 si rivelerebbe sovrabbondante.

È tuttavia tecnicamente possibile trasformare questi treni per il funzionamento anche con pantografo. Il kit "bimodale" permetterà quindi di usare i treni Colleoni anche su linee elettrificate o parzialmente elettrificate, massimizzandone la versatilità.

Non occorre nuova gara, in quanto si tratta di una variante all'interno di un contratto sottoscritto. L'investimento è stimato in circa 23 milioni.

Nella prospettiva a medio termine di obsolescenza dei treni TAF (35 unità risalenti agli anni 1998-2000), è opportuno pensare a un nuovo treno con caratteristiche prettamente suburbane, ovvero a un piano, con elevata accelerazione e forte accessibilità, realizzata tramite un maggior numero di porte per unità di lunghezza.

Questo treno potrebbe essere utilizzato, almeno in prima istanza, per le linee S di estensione più contenuta (S2, S3, S4, S9, S12, S13, S14, S15, S16) in sostituzione degli attuali TSR (che a loro volta sostituirebbero i TAF sulle linee regionali).

Si può stimare un fabbisogno di 6-10 treni per ciascuna Linea S su cui si intenda utilizzarli.

Per garantire un sistema informativo omogeneo a bordo di tutti i treni lombardi, è stato adottato lo standard "Oboe" già in uso sulla flotta Trenitalia; i nuovi treni sono dotati di Oboe, ma le flotte precedenti ne sono parzialmente prive.

In particolare questo risulta penalizzante per i treni TSR, che sono dotati di un sistema informativo limitato, soprattutto per le comunicazioni in tempo reale.

L'investimento per il passaggio a Oboe è stimato in circa 22 milioni.

In base a quanto sopra delineato, al fine di raggiungere gli obiettivi precedentemente descritti, Regione Lombardia ha la necessità di acquisire circa 100 treni (6/8 + 40 + 8 + 35 + 10)".

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