Ricorre oggi il quinto anniversario del disastro ferroviario di Pioltello.

Il 25 gennaio del 2018, il treno partito da Cremona e diretto a Milano deragliò nei pressi della cittadina alla periferia di Milano a causa della rottura di un pezzo di 23 centimetri di rotaia.

Erano le 6.57 e centodue pendolari rimasero feriti.

Tre le vittime, tutte donne, Ida Maddalena Milanesi, 61 anni; Alessandra Giuseppina Pirri, 39 anni e Pierangela Tadini, 51 anni.

Dal punto di vista delle indagini nel 2021 i vertici di Trenord sono stati assolti dal Gip, perché il treno non aveva avuto alcun ruolo nell’incidente, che era da ricondurre esclusivamente al progressivo danneggiamento della rotaia del binario in direzione Milano.

A processo sono andati invece operai, responsabili di settore e manager di RFI.

Nel 2022, a quattro anni quasi esatti, è arrivata la prima pena, 4 anni concordati (patteggiamento) dal responsabile del Nucleo Manutentivo Lavori di Treviglio.

Sono nove le persone sotto processo tra ex dirigenti, dipendenti e tecnici di RFI, tra cui l’ex amministratore delegato Maurizio Gentile.

Parti civili ammesse sono la Filt-Cgil Lombardia (il sindacato di categoria dei lavoratori dei trasporti) e una sessantina di persone tra passeggeri e familiari delle tre vittime.

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