Il rinascimento dei treni notturni potrebbe presto avere nuova linfa vitale.

La Commissione europea avrebbe infatti trovato la ricetta giusta per risolvere il problema dei convogli che viaggiano quando il sole non c'è, ossia la mancanza di materiale rotabile.

Come parte di un nuovo piano d'azione sulle ferrovie transfrontaliere pubblicato martedì, l'esecutivo dell'UE ha infatti annunciato piani per una piattaforma di investimento per "mezzi green" che renderà più facile per le compagnie ferroviarie ottenere prestiti dalla Banca europea per gli investimenti per finanziare nuove carrozze e in generale nuovi treni

Il tutto è in linea con il più ampio pacchetto legislativo "Fit for 55" volto a ridurre le emissioni del 55% entro la fine del decennio. "Dobbiamo amare i treni notturni, questa è oggi la parola chiave", ha affermato il commissario ai trasporti Adina Vălean durante la presentazione del piano.

Gli operatori ferroviari si stanno del resto già muovendo, invertendo una tendenza di alcuni anni fa che ha visto la chiusura del 65% delle rotte notturne tra il 2001 e il 2019 poiché le persone sono passate a voli molto più economici e veloci operati da vettori low cost. Questo ragionamento sta però cambiando dopo la svolta green del pianeta e molti paesi si sono già attivati per cercare di eliminare i voli nazionali a corto raggio.

Francia, Belgio, Svezia, Danimarca, Austria, Norvegia, Svizzera e Paesi Bassi hanno tutti promesso una qualche forma di investimento pubblico per ripristinare i servizi notturni anche se questa spinta sta incontrando difficoltà a spiccare il volo a causa della mancanza di vetture dedicate. La BEI ha investito 8,7 miliardi di euro in materiale rotabile negli ultimi cinque anni e la nuova piattaforma ha lo scopo di aiutare le ferrovie a ottenere prestiti con lunghi periodi di rimborso e garanzie dell'UE.

Il ministro dei Trasporti francese Jean-Baptiste Djebbari ha già dichiarato di voler vuole acquistare fino a 300 nuove vetture per servizio notte entro il 2030, mentre è di qualche giorno fa la notizia che anche il nostro Paese abbia stanziato fondi per nuove carrozze per le linee nazionali con la Spagna che ha piani simili. Guardando a nord, anche Svezia e Norvegia stanno parlando di nuovo materiale rotabile per i loro servizi transfrontalieri.

Se tutti questi paesi fanno quel che dicono, il rischio è che si dia vita a una soluzione frammentaria che non si adatta molto bene all'Europa e in tal senso diverse sono le voci che stanno spingendo la Commissione ad invitare i paesi membri ad acquistare congiuntamente nuovi treni, riducendo i costi attraverso la quantità e assicurandosi che possano circolare su varie reti nazionali.

ÖBB, DB Bahn, SNCF, SBB CFF FFS e NS hanno un accordo di cooperazione sui treni notte ma unicamente con i materiali già esistenti e non per nuovi treni e questi problemi di coordinamento, oltre a quello della mancanza di materiale rotabile, frenano le speranze di un rilancio dei treni notturni europei in grande stile.

Un progetto per un diretto da Malmö in Svezia a Bruxelles via Copenaghen e Amburgo è fallito perché nessun operatore ferroviario si è offerto di portarlo attraverso la Germania. La più grande economia europea, del resto, che è stata una delle prime ad abbandonare i treni notturni a metà degli anni 2010, deve impegnarsi a fare molto di più per consentire ai treni notturni di altre ferrovie come le ÖBB di attraversare la sua rete, evitando di complicare le cose a coloro che vogliono ottenere nuovi collegamenti che vadano a sud dalla Scandinavia o ad ovest dall'Europa centrale.

"[La Germania è] davvero un'isola nera per i treni notturni", ha detto al sito web POLITICO il ministro dei trasporti danese Benny Engelbrecht, che sostiene l'idea dell'acquisto congiunto dei treni notturni. "Questo è davvero un grande ostacolo per i treni notturni in Europa... Vorremmo anche rivedere le regole generali e le linee guida all'interno dell'UE per promuovere i treni notturni".

In una lettera vista da POLITICO, Engelbrecht, insieme ai suoi omologhi di Svezia e Belgio, ha invitato Vălean a "prendere la leadership" e ad eliminare "fastidiosi ostacoli per l'istituzione di nuovi servizi ferroviari notturni transfrontalieri" nel continente. "Ci sono ancora troppi ostacoli tecnici, legali ed economici rispetto ai treni notturni internazionali", ha affermato il ministro belga per la mobilità verde Georges Gilkinet.

Il piano d'azione della Commissione chiede ai paesi di ridurre i diritti di accesso ai binari e di tagliare l'IVA sui biglietti ferroviari e promette anche maggiore chiarezza sulle regole che renderanno più facile sovvenzionare nuove tratte. Ma convincere le persone a rinunciare all'idea di volare attraverso il continente in poche ore per pochissimi soldi e prendere invece un treno sarà difficile, come ha ammesso Vălean.

Fonte Politico.eu

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