Il sindaco di Torino Stefano Lo Russo ha aperto oggi a Torino i lavori della Cig, la conferenza intergovernativa sulla realizzazione della linea ferroviaria Torino-Lione.
"Per me è un grande onore e un grande piacere essere qui - dice Lo Russo - la Torino-Lione è un’infrastruttura essenziale per il territorio. Questo non è solo un atto simbolico, la scelta di essere presente vuole sottolineare il pieno e totale sostegno dell’amministrazione di Torino e della Città metropolitana alla realizzazione dell’opera".
Il sindaco fa riferimento alla difficile situazione che i territori stanno subendo a causa della pandemia. "Oggi tornare a parlare di un’infrastruttura di collegamento ferroviario assume significati importanti. Questa infrastruttura che collegherà Torino e Lione sarà un’opportunità di sviluppo e aiuterà la ripresa economica e la ripartenza delle rispettive aree”, sottolinea Lo Russo, ma "non ci devono essere solo obblighi economici, morali, ma ambientali".
Si tratta della riunione numero sessantadue della Cig Torino-Lione, in cui si discute delle tratte nazionali perché sarebbe inutile avere un tunnel di base lungo 14 chilometri tra Italia e Francia senza due tratte che ne sostengano il traffico. Linee nazionali che si devono essere progettate e realizzate entro il 2030, fine lavori, ed entrare in esercizio nel 2031, quando ci sarà il primo viaggio inaugurale della nuova linea tra Torino e Lione. Costo della parte italiana 1,9 miliardi di euro. Con l’auspicio che la Ue cofinanzi una quota consistente dell’opera.
E mentre tutti si complimentano col sindaco di Torino, Lo Russo pensa alle comunità locali e all’importanza dell’Osservatorio come luogo di dialogo: “Noi rientriamo nell’Osservatorio perché la linea è fondamentale ed essenziale per Torino, per il Nord Ovest e per il Paese. Ma è fondamentale l’Osservatorio come luogo di dialogo delle comunità locali. Qui si devono individuare le opere che accompagnano lo sviluppo, anche per quanto riguarda la tratta nazionale”.
Un segnale nei confronti della Val di Susa, dove verranno spesi 200 milioni per ammodernare la vecchia linea storica.
Fonte la Repubblica


