Novità importanti in arrivo in Umbria e se vogliamo in tutta la trasversale da Roma ad Ancona.
“L’impegno che ha visto l’Umbria in prima linea nella collaborazione al tavolo congiunto con Marche, MIMS ed RFI, grazie al protocollo di intesa firmato il 16 ottobre 2020 dalla Presidente Tesei, sta portando frutti importanti e molto concreti. L’ing. Vincenzo Macello, direttore Investimenti di RFI e Commissario della Orte-Falconara, ci ha comunicato che entro dicembre, al massimo gennaio, verrà assegnata da RFI ad Italferr la revisione del vecchio progetto definitivo per il raddoppio fisico della tratta Spoleto-Terni da consegnare entro luglio 2022”.
Questo quanto ribadisce l’assessore regionale alle infrastrutture, Enrico Melasecche.
“Si tratta di risultati storici non solo per l’Umbria perché, oltre a collegare a 200 km/h le nostre città nelle tratte consentite, si velocizza il raggiungimento della Capitale dalle Marche verso Roma e da Roma verso l’Adriatico consentendo anche alle merci di transitare molto più agevolmente verso il Nord del Paese. Ad esempio le acciaierie di Terni, con la piastra logistica che stiamo collegando a questa linea, potranno essere sempre più competitive e raggiungere in poche ore i mercati del Nord Europa”.
“Stiamo parlando di 22 km di cui 19 in doppia canna in base alla attuali norme di sicurezza il cui progetto iniziale, risalente ad oltre dieci anni fa, prevedeva una spesa di 559 milioni di euro ma che, in considerazione del tempo inutilmente trascorso e delle regole di sicurezza molto più stringenti, lieviterà sensibilmente. 
È un’opera colossale che in quella tratta montuosa supera oggi un dislivello notevole con una pendenza attuale del 22 per mille che scenderà al 12, evitando le gole di Giuncano in cui l’incidente accaduto alcuni mesi fa avrebbe potuto avere conseguenze ben più spiacevoli. Abbiamo previsto al tavolo tecnico Umbria-Marche-MIMS-RFI la realizzazione materiale del raddoppio entro il 2030, ma, in considerazione della obiettiva difficoltà dell’opera, non avevamo certezza di un avvio così sollecito dell’iter, che invece ci è stato confermato nell’incontro che insieme alla presidente Tesei abbiamo avuto nei giorni scorsi a Roma con il dott. Ferraris, AD del Gruppo Ferrovie dello Stato”. 
“Piena sintonia quindi, non solo nella velocizzazione e messa in sicurezza della linea Orte-Falconara con i fondi PNRR entro il 2026 ma in contemporanea si conferma l’impegno al raddoppio che porterà ad una riduzione dei tempi di percorrenza particolarmente significativi oltre che all’incremento della portata anche per le merci su una linea di interesse internazionale.
Prende quindi sempre più concretezza la volontà europea di potenziare gli investimenti sul ferro rispetto a quelli sulla gomma che ci consentirà, con il progetto definitivo in mano, di inserire a pieno titolo nel riscrivendo contratto di programma il costo per la materiale realizzazione dell’opera.
Procederemo, immediatamente dopo, con la revisione progettuale della tratta centrale fra Foligno e Fabriano il cui costo è notevolmente superiore”.


