Nella fase delicata per il trasporto pubblico finisce inevitabilmente anche LFI in Toscana.

Come reso noto dal Corriere di Arezzo, in casa della compagnia c'è un clima d’attesa in vista dell’ormai imminente 6 dicembre quando per salire a bordo sarà necessario avere il Green Pass.

Inoltre a a seguito delle conseguenze dell’emergenza virus è stato notato un calo dei passeggeri e degli abbonamenti annuali a favore dei settimanali, più “sicuri” contro quarantene ed eventuali chiusure.

A parlare di tutto è Maurizio Seri, presidente di LFI.

“Se ci diranno che un passeggero senza Green Pass non può stare a bordo ci atterremo alla legge. Se nel treno verrà trovato uno senza Green Pass e la norma prevede che il treno si deve fermare, noi ci adatteremo alle regole. Vorrà dire che i disagi saranno provocati da chi non rispetta le regole. Spero che la gente capisca come ci si deve comportare”.

Sui passeggeri in calo questa la risposta di Seri. “Siamo ampiamente sotto i livelli pre Covid, diciamo di un buon 25%. Le caratteristiche dei passeggeri sono sempre le stesse. Studenti in larga parte e pendolari per lavoro. Il calo dei passeggeri non è dipeso da soluzioni alternative di viaggio ma dal fatto che molti ancora lavorano in smart working, ci sono attività commerciali non più attive, insomma la crisi un po’ di male l’ha fatto. C’è meno gente che viene a lavorare ad Arezzo”.

“La maggior parte (degli abbonamenti, ndr) sono settimanali e mensili piuttosto che annuali. La certezza di utilizzare completamente un abbonamento sul lungo periodo, anche se fa risparmiare, non ce l’ha nessuno. Inevitabile tra quarantene e emergenze legate alla pandemia”.

L'intervista completa è disponibile cliccando qui.

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