Nella giornata di sabato 20 novembre è partito da Bari Centrale alla volta di Alessandria un ulteriore convoglio di vetture destinate con tutta probabilità alla demolizione alla Vico di San Giuseppe di Cairo.
La locomotiva titolare dell’Invio è stata la E.402B.179 in livrea Intercity Giorno, con al seguito una lunghissima teoria di undici vetture in totale, di cui tre Semipilota UIC-Z1, due in livrea Frecciabianca e una in livrea XMPR ibrida e otto carrozze Gran Confort in livrea XMPR, tutte di 1a classe.
A giudicare dallo stato delle ultime cinque vetture Gran Confort potremmo azzardare a dire che siano presenti solo come massa frenante, in quanto hanno circolato in tempi recenti in composizione ad alcuni convogli di RFI e fino a fine 2020 sugli Intercity adriatici, ma sicuramente lo scopriremo nei giorni a venire.
Nella giornata odierna il convoglio dovrebbe proseguire da Senigallia alla volta di San Giuseppe di Cairo, dove le carrozze saranno poi inoltrate allo stabilimento Vico per la riduzione volumetrica.
Se le informazioni raccolte sono corrette, entro la fine di dicembre non è esclusa la possibilità della partenza di un ulteriore convoglio demolendo, stavolta da Lecce Surbo, dalla composizione simile a quella oggi in viaggio.
Per gli amanti delle marcature riportiamo qui di seguito la composizione completa del convoglio:
E.402B.179 livrea Intercity Giorno
Semipilota Z1 61 83 80 90 020-8 livrea ibrida ex Frecciabianca
Gran Confort 50 83 18 98 533-2 livrea XMPR
Gran Confort 50 83 18 98 542-3 livrea XMPR
Gran Confort 50 83 18 98 542-3 livrea XMPR
Semipilota Z1 61 83 80 90 005-9 livrea Frecciabianca
Semipilota Z1 61 83 80 90 019-0 livrea Frecciabianca
Gran Confort 50 83 18 98 559-7 livrea XMPR
Gran Confort 50 83 18 98 599-3 livrea XMPR
Gran Confort 50 83 18 98 604-1 livrea XMPR
Gran Confort 50 83 18 98 568-8 livrea XMPR
Gran Confort 50 83 18 98 504-3 livrea XMPR
Se ne va così un altro pezzo di storia ferroviaria italiana, con le composizioni a materiale ordinario sempre più ridotte in favore di quelle bloccate.
Testo e foto di apertura di Carlo Prunas


