Nella serata di lunedì 8 novembre 2021 si è conclusa con grandissimo successo l’ultima giornata espositiva del treno celebrativo del centenario del Milite Ignoto.

L'iniziativa è stata promossa dal Ministero della Difesa con la collaborazione della Fondazione Ferrovie Dello Stato Italiane per rendere onore al milite ignoto, un giovane soldato morto durante la Prima Guerra Mondiale, del quale non si è riusciti a riconoscere né provenienza né appartenenza alcuna a reggimenti o famiglie.

Esattamente come 100 anni fa, venerdì 29 ottobre il convoglio storico ha abbandonato la stazione di Aquileia in Friuli Venezia Giulia trainato dalla Gr 740.409 alla volta di Roma, dove sarebbe giunto dopo 5 giorni di viaggio attraversando diverse stazioni nelle quali migliaia di italiani si erano recati per salutare e rendere onore a quel caduto in guerra ideale, che rappresentava il triste destino di molti altri giovani connazionali, morti per la difesa del Paese.

L’atmosfera respirata al passaggio di questo treno rievocativo dopo ben 100 anni dal transito dell'originale si può dire che forse è stato anche più sentito e solenne di quanto lo fosse stato in quel lontano 1921, poiché a differenza di 100 anni fa molte più persone, specialmente giovani, hanno potuto conoscere meglio, commossi questa ricorrenza tanto importante per la nostra storia.

Ad ogni modo, una volta giunto a Roma Termini, il convoglio è stato accolto da molte rappresentanze delle forze armate giunte a Roma da tutta Italia per l’occasione e anche da alcune figure politiche come ad esempio il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini, il Ministro per le Politiche Giovanili Fabiana Dadone, il Ministro della Cultura Dario Franceschini e l’amministratore delegato del gruppo FS Italiane Luigi Ferraris. Alla commemorazione è stato presente anche il sindaco di Aquileia, città dalla quale il treno partì nel viaggio originale.

Secondo le parole del Ministro della Difesa Guerini, il Milite Ignoto rappresenta un simbolo, e come ogni simbolo racconta una storia, un messaggio. Il viaggio del Treno del Milite Ignoto rappresentò un momento di forte unità nazionale, rappresentava un Italia distrutta dalla guerra, dalla perdita di un proprio caro in battaglia, il che unì tutte le famiglie del Paese e le spinse a recarsi nelle stazioni ad attendere il transito del treno per potergli rendere onore fino al suo arrivo a Roma, dove poi la salma ha potuto trovare la sua giusta collocazione all'Altare della Patria, dove riposa da esattamente 100 anni a perenne memoria del passato.

La mostra allestita all’interno del convoglio nelle due carrozze "Centoporte" e nel bagagliaio "Carnera" ha avuto come obiettivo proprio quello di raccontare e ricordare quella che è la storia del Milite Ignoto, una storia che rappresenta un'intera nazione distrutta dal dolore della Prima Guerra Mondiale, attraverso un filmato riprodotto su degli schermi appositamente predisposti e anche attraverso le immagini originali del viaggio del treno, raffiguranti per la maggior parte stazioni affollatissime di persone riunitesi per salutare solennemente il caduto in guerra ideale che quasi tutti avevano perso.

A testimonianza dell'affetto verso questo ignoto caduto, tante le persone che si sono riversate a vedere il convoglio a Roma San Pietro nella settimana di sosta, soprattutto domenica quando il maltempo ha finalmente offerto una tregua. 

Per la cronaca il convoglio ha lasciato questa mattina all'alba la stazione di San Pietro per dirigersi a Roma Termini e quindi, verosimilmente, al Parco Prenestino per poi poter fare ritorno al nord.

Testo di Carlo Prunas

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