Si è svolto, martedì 12 ottobre a Palazzo Moroni, un incontro illustrativo del Masterplan relativo alla rigenerazione urbana del quadrante ferroviario centrale della stazione di Padova, sviluppato dall’architetto Stefano Boeri e dal suo staff guidato dall’architetto Corrado Longa nell’ambito del più complessivo incarico di redazione del Piano degli interventi, ricevuto dal Comune di Padova.

Il Masterplan, più nel dettaglio, riguarda l’ambito della stazione sia lato centro storico che lato Arcella, le aree di proprietà delle Ferrovie immediatamente ad est dell’attuale fabbricato viaggiatori e quelle limitrofe conosciute come ex IFIP e ex PP1.

All’incontro hanno partecipato, accompagnati dai rispettivi staff, l’architetto Stefano Boeri, il sindaco Sergio Giordani, l’assessore all’urbanistica e alla mobilità Andrea Ragona, l’ingegner Giuseppe Romeo direttore investimenti area Nord Est di Rfi, Umberto Lebruto, amministratore delegato di FS Sistemi Urbani, Agostino Candeo, per la proprietà dell’ area ex IFIP, Alberto Baggio e il professor Gino Zucchi per Parco Antenore srl proprietario della maggior parte area dell’ area ex PP1 e Fabio Bui, presidente della Provincia di Padova che possiede anch’essa una piccola porzione dell’area ex PP1.

Obiettivo dell’incontro, condividere tra tutti i soggetti interessati, la visione e gli obiettivi che l’Amministrazione, attraverso il Masterplan sviluppato dall’architetto Stefano Boeri e confrontarsi sulle opportunità che offre. Questo quadrante della città è interessato nei prossimi anni da progetti di grande importanza: pensiamo alla linea del tram est ovest, alla realizzazione delle nuove aule universitarie di Ingegneria in Fiera, e sempre in Fiera la nuova Arena della Musica, della nuova Questura alla Stanga, per ricordarne solo le principali, e sarà interessata - finalmente - dal passaggio dei binari dell’Alta velocità Milano-Venezia, con la relativa realizzazione di una nuova stazione e di un nuovo cavalcavia Borgomagno.

È del tutto evidente quindi la necessità di un coordinamento e di una condivisione degli obiettivi, tra tutti i soggetti pubblici e privati interessati a questo enorme processo di riqualificazione urbana.

I macro obiettivi del Masterplan, sono sintetizzabili in sette punti:

  1. rigenerare e ampliare il Rione della Stazione;
  2. aumentare le superfici verdi permeabili che passano dal 5% all’ 80 % in termini assoluti da un ettaro a ben 16 ettari;
  3. creazione di tre nuovi giardini urbani;
  4. raggiungimento di un equilibrio tra i volumi edificabili e le attività da insediare, con un mix funzionale tra tipologie residenziali di vario genere, dagli studentati agli appartamenti, agli alloggi per i turisti, servizi al cittadino, servizi culturali e spazi commerciali;
  5. nuova rete degli spazi pubblici e rafforzamento della rete ciclopedonale;
  6. superamento della barriera della ferrovia e realizzazione di un nuovo edificio - ponte verde ciclopedonale tra centro città e Arcella, con spazi utilizzabili per servizi alla città;
  7. nuovo parco sul Piovego e suo collegamento ciclopedonale con il Brenta.

Alcuni numeri danno bene idea delle dimensioni in gioco col nuovo Masterplan: si prevedono infatti 90.000 mq di nuove aree verdi, la messa a dimora di circa 6200 alberi e la realizzazione di 3,5 km di viali alberati ai quali si aggiunge quasi un chilometro e mezzo di boulevard urbano. Altrettanto importante è l’attenzione alla mobilità dolce con oltre 3 km di nuove piste ciclopedonali.

Scendendo più nel dettaglio il Masterplan propone, oltre alle volumetrie a servizio della nuova stazione AV, la realizzazione lato Arcella di un parco con al suo interno un padiglione da utilizzare per eventi e manifestazioni. Ma il landmark principale di quest’ambito è certamente la proposta di realizzare un ponte che scavalca i binari, a est dell’attuale fabbricato viaggiatori, dedicato a biciclette e pedoni che sarà una vera e propria serra bioclimatica all’interno della quale saranno ricavati anche spazi da dedicare a servizi per i cittadini.

Di notevole interesse anche la proposta di interramento dell’attuale parcheggio a raso della stazione con la creazione di un nuovo parco lungo i binari attraversato da una passarella ciclopedonale che scavalca viale della Pace e arriva in via Tommaseo attraversando l’area ex IFIP dove le cubature previste sono concentrate in modo da lasciare a verde la maggior parte dell’area. La stessa “densificazione” del costruibile è prevista nell’area ex PP1 dove la maggior parte delle volumetrie sono previste a nord in modo da lasciare a verde la gran parte dell’area che si affaccia sul parco Tito Livio in via di realizzazione. Si può così disegnare un percorso ciclopedonale nel verde, dalla Stazione (e attraverso il ponte verde anche dall’Arcella) che porta fino al parco Tito Livio, ai Giardini dell’Arena e alla Cappella degli Scrovegni.

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