Nella giornata di ieri, nelle Marche, si è finalmente scoperta l'acqua calda.
È infatti stato manifesto anche ai sassi quello che diciamo da anni, ossia che quando le iniziative sono condotte nella maniera giusta, con i tempi giusti e con le persone giuste, esse funzionano, senza se e senza ma. Il riferimento è a tutti coloro che con ragionamenti decisamente poco lungimiranti che hanno peraltro pagato caro, davano la Fabriano - Pergola per morta e che ieri ha invece vissuto una giornata di vera rinascita.
Certo, c'è molto da fare per non perdere lo slancio, ma il territorio ha dimostrato di essere interessato e di volere raccogliere la "sfida" dei treni storici per ora e in futuro, chissà.
Del resto l’entusiasmo manifestato in occasione del primo treno dopo 8 anni sulla Fabriano-Pergola è stato palpabile. Entusiasmo condiviso peraltro da 210 passeggeri che hanno potuto godere di un viaggio panoramico di rara suggestione a bordo di alcune carrozze a Terrazzini trainate dalla D.345.1055.
Ora, secondo quanto scrive Il Resto del Carlino, anche la Fano-Urbino sarebbe nel mirino di Fondazione FS. In questo caso, però, servirebbe ammodernare massicciata, ponti, gallerie e passaggi a livello spendendo 100 milioni di euro, e trovarli solo per riportare un treno storico potrebbe non essere una giustificazione.
Ma l’assessore regionale Baldelli non ha nascosto che la sfida è lanciata. Uno studio di fattibilità per 1 milione di euro di costo è in fase di realizzazione e quantificherà il tipo di investimento mentre la giunta Acquaroli ha stoppato il progetto della ciclabile accanto ai binari voluta da Ceriscioli. Ma i Comuni vogliono la ciclovia e la chiedono accanto ai binari, tanto che il comune di Fano ha incaricato l’ingegner Paccapelo di realizzare il tratto fanese. L’idea è di far correre una corsia ciclabile a destra dei binari e un’altra a sinistra.
Vedremo. Per ora bentornata Fabriano-Pergola, sperando che altre regioni si sveglino e scoprano l'acqua calda come fatto nelle Marche. Regione Lazio con la Orte-Civitavecchia, ci sentite? La sveglia ha suonato, è ora di mettere la bacinella sul fuoco.
Foto Fondazione FS Italiane


