La ferrovia Sacile-Gemona avrà una nuova vita, con orizzonte temporale il 2023.
Ieri infatti, durante un vertice, a distanza al quale hanno partecipato i sindaci dei Comuni coinvolti, RFI e il gruppo tecnico della Regione, sono state poste le basi per la riapertura della linea. Sono stati stabiliti due step temporali: prima la riapertura della linea fino a Pinzano, poi il completamento dell’opera fino a Gemona, dove tornerà l’interconnessione storica con la linea Pontebbana, quella che dal nodo di Udine porta fino a Tarvisio e poi in Austria.
“Una bella notizia”, ha commentato l'assessore Pizzimenti riferendosi al progetto di riapertura totale della Sacile-Gemona. Ora servirà prima di tutto uno studio sui possibili flussi di passeggeri. Quanto alle stazioni, del tema se ne occuperà RFI, anche se si tratta di una materia delicata: i Comuni spingono affinché le fermate siano dotate almeno di un bar. Non sarà facile, considerati le norme e gli investimenti. Al momento solo Sacile e Gemona sono attrezzate.
Ieri si è discusso anche degli attraversamenti regolati da passaggio a livello. In merito ha detto il sindaco di Sacile Carlo Spagnol: "Da noi non c’è una viabilità alternativa. Per questo abbiamo insistito sul sottopasso". Un incontro in questo senso è previsto a ottobre. Un progetto del 2019, che ora sarà rispolverato, prevede invece l’eliminazione di 24 dei 54 passaggi a livello lungo la Sacile-Gemona, 14 dei quali solamente nel comune di Aviano.
Infine si è parlato del treno storico, che parte del suo successo prima della pandemia se lo era guadagnato proprio lungo la Sacile-Gemona. I convogli turistici a tema torneranno a partire dal 2022, nella speranza che il Covid ne renda possibile l'organizzazione. Impossibile, invece, anticipare i tempi e organizzare anche poche corse per l’autunno 2021.


