C'è apprensione, forse ingiustificata, per le sorti dell'AV a Orte.

Dal 1 ottobre, infatti, non è più possibile prenotare il Frecciarossa che alle 6.43 partiva dalla cittadina viterbese per arrivare alle 9.50 a Milano. E, sempre selezionando il primo di ottobre, non è possibile nemmeno prenotare il relativo ritorno serale, con partenza da Milano alle 19.10 ed arrivo ad Orte alle 22.20.

Il tutto, però, potrebbe essere semplicemente dovuto alla mancata apertura della possibilità di acquisto che potrebbe avvenire nei prossimi giorni.

L’onorevole Mauro Rotelli, membro della Commissione trasporti alla Camera, sollecita tuttavia le FS a fare chiarezza.

"Ho mandato un messaggio alle istituzioni competenti, prima di esprimermi voglio aspettare che mi rispondano. Sottolineo comunque che quanto sta accadendo in queste ore è accaduto anche ad agosto: non è la fermata ad essere stata soppressa, ma il Frecciarossa. Io credo - prosegue Rotelli - che questo sia più un treno di business che turistico, dunque la sua utilità è soprattutto da ottobre in poi".

Il parlamentare viterbese è preoccupato, inevitabilmente, anche per l’incubo farsa nel caso in cui l’alta velocità dovesse abbandonare la Tuscia: "Alla presentazione erano presenti due presidenti di Regione, parlamentari ed assessori viterbesi in grande spolvero, ci sono stati due anni di spinte tramite un lavoro di sistema dell’intero territorio coadiuvato dalla politica ed oggi, a neanche tre mesi di distanza, dobbiamo fare i conti con delle sospensioni a fronte di motivazioni tecniche? Tecnicamente, la stazione di Orte non ha riscontrato alcun problema nel ricevere il Frecciarossa".

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