Un pacco bomba lasciato vicino ai binari e un biglietto di minacce rivolte a Musumeci.

Gli artificieri della polizia hanno fatto brillare ieri un ordigno rudimentale rinvenuto a Militello, nel Catanese. Nella stessa zona gli investigatori hanno sequestrato un foglietto in cui c’erano diversi insulti diretti al presidente della Regione.

Sull’episodio indagano la polizia e la procura di Caltagirone. Il prefetto di Catania, Maria Carmela Librizzi, ha convocato per domani mattina un incontro del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza. È la terza volta che nella stessa zona vengono ritrovati biglietti di minacce per il governatore siciliano e, in passato, anche per il sindaco di Militello Giovanni Burtone, ex deputato nazionale del PD.

Intanto si riunirà oggi a Catania il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza convocato dal prefetto etneo Maria Carmela Librizzi. Le indagini sull-accaduto sono coordinate dalla Procura di Caltagirone diretta da Giuseppe Verzera. Subito si sono levate le voci di solidarietà dal mondo politico e non solo, al primo cittadino dell’Isola.

"Il ritrovamento di una bomba e di una lettera di minacce rivolte al presidente Musumeci è inquietante – si legge in una nota della giunta di governo siciliano -. Saranno gli inquirenti a chiarire i contorni di questa vicenda ma una cosa è certa: il clima di odio e violenza, non solo verbale, che viene sempre più spesso alimentato strumentalmente, è pericoloso e ormai dilagante. Non nascondiamo la nostra preoccupazione, anche perché si tratta della ennesima intimidazione che riguarda il presidente. A lui, con affetto, la vicinanza e solidarietà della Giunta di governo, sicuri che non si lascerà intimidire e andrà avanti con il coraggio e la determinazione di sempre".

 

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