"Ritengo che le condizioni per il riavvio dei cantieri (del Terzo Valico, ndr) ci siano tutte, considerando anche il confronto in atto tra il general contractor e il Ctg guidato dalla Pizzarotti".

Queste le parole del viceministro per le Infrastrutture e trasporti, Teresa Bellanova, in una nota. I lavori al momento bloccati, dopo il ricorso alla cassa integrazione per circa 300 lavoratori da parte del consorzio Ctg per la durata di 13 settimane, "dovranno riprendere quanto prima, possibilmente già nei prossimi giorni", sottolinea. 

Adesso, sottolinea Bellanova, "ci aspettiamo la definizione di un nuovo cronoprogramma, anche alla luce di alcune considerazioni che ritengo essenziali e sono certa siano ben presenti a tutti". Quella del Terzo Valico dei Giovi-Nodo di Genova, "attualmente il più grande cantiere in Italia, è un'infrastruttura assolutamente strategica: per la mole di risorse investite, per la natura dei territori che attraversa, per il Paese e la sua forza competitiva, per gli oltre 3 mila lavoratori occupati negli oltre 30 cantieri e le altre migliaia coinvolte nell'indotto, per la particolarità stessa dell'opera che vede l'utilizzo, nella realizzazione dei 27 chilometri di Galleria, di tecnologie altamente innovative e strumenti di ultima generazione", dichiara Bellanova.

"Sono le stesse ragioni alla base del commissariamento e del grande impegno che sta caratterizzando il lavoro del commissario Mauceri, con cui siamo in contatto sin dall'inizio per un obiettivo preciso: individuare una soluzione rapida ed efficace", sottolinea ancora. "Questo significa che non è consentibile alcun ritardo rispetto ai tempi di consegna dell'opera annunciati per la fine del 2024 e così dovrà essere. Il che è ovviamente responsabilità di tutti gli attori coinvolti, del general contractor come degli affidatari dei lavori". "Tutti elementi e considerazioni che, non dubito, sono anche al centro del confronto in atto in queste ore tra Cociv e Ctg e che saranno ben presenti, ritengo, anche in quello con Rfi, che ringrazio per l'estrema attenzione con cui sta seguendo l'evolversi della situazione", afferma Bellanova. 

"Puntuale e necessario, il confronto odierno con il commissario Mauceri ha permesso la disamina di tutti gli aspetti che caratterizzano la vicenda compresa la modifica progettuale resasi necessaria per quei cantieri circa le modalità di scavo tali da garantire l'assoluta sicurezza dei lavoratori impegnati".

"Per opere così impegnative e complesse ritengo che la fiducia tra le parti debba essere un elemento ineludibile, caratterizzante", aggiunge. "Anche in relazione ad eventuali incognite dovute alle caratteristiche geomorfologiche delle zone di scavo tali da rendere necessarie varianti in corso d'opera".

"È d'altra parte questa la ragione se, nella normativa vigente di settore, è stato individuato un organismo apposito, il collegio consultivo tecnico, per dirimere eventuali contenziosi tra stazione appaltante e appaltatore", ricorda Bellanova. In sede di confronto "saranno individuate le migliori azioni per dirimere criticità di questa natura. Ferma restando la necessità di riavviare immediatamente il lavoro sui cantieri. Una urgenza e una responsabilità a cui, sono certa, le imprese sapranno rispondere positivamente".

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