"Chi annuncia la volontà di bloccare i treni a Genova Principe il prossimo 1 settembre per protestare contro il Green Pass obbligatorio sui treni a lunga percorrenza commette un grave errore".
Lo scrivono in una nota Fulvia Veirana, segretario generale Cgil Liguria e Laura Andrei, segretario generale Filt Liguria. "Per noi sarebbe un serio atto di irresponsabilità - spiegano - Auspichiamo un doveroso ripensamento dei promotori della protesta". "Chi decidesse di interrompere arbitrariamente il traffico ferroviario in nome della libertà a non vaccinarsi non avrebbe il sostegno del sindacato sia perché violerebbe la legge, sia perché il sindacato sostiene la campagna vaccinale tanto per i lavoratori che per gli utenti del servizio pubblico- spiegano le sindacaliste - Il vaccino è lo strumento che ci permetterà di non tornare al lockdown, che ridurrà il ricorso agli ammortizzatori sociali nel Paese, che consentirà alle persone di lavorare e di viaggiare in sicurezza".
Il diritto alla mobilità "va tutelato e garantito anche il 1 settembre, data in cui è stata annunciata una manifestazione 'No green pass' con tanto di blocco dei treni alla stazione Principe di Genova". Lo scrivono in una nota Mario Ghini, segretario generale Uil Liguria e Roberto Gulli, segretario generale Uiltrasporti Liguria. "Comprendiamo le difficoltà legate a nuove procedure sui treni a lunga percorrenza - si legge nella nota , ma sosteniamo convintamente la validità del vaccino come unico strumento di lotta al Covid-19. Uil Liguria e Uiltrasporti della Liguria intendono difendere lavoro, salute, economia e diritto alla mobilità delle persone e dei lavoratori nella nostra regione. L'invito a vaccinarsi e a rispettare le norme e i protocolli firmati con il governo per noi - concludono - è sempre valido".
Dopo aver appreso l'intenzione di alcuni gruppi no Green Pass di bloccare, il 1º settembre prossimo, la circolazione ferroviaria, il segretario generale della Cisl della Liguria Luca Maestripieri e il segretario generale della Fit Cisl Liguria Mauro Scognamillo ricordano che "le manifestazioni delle proprie idee in forma di corteo o blocco dei servizi prevedono regole che tutelano la cittadinanza. La libertà di manifestare non deve danneggiare i cittadini e i lavoratori. Vogliamo ricordare che la Cisl è favorevole al vaccino - dicono Maestripieri e Scognamillo -. Crediamo che il green pass sui luoghi di lavoro e nelle mense sia inopportuno e sbagliato fino a quando non ci sarà un'assunzione di responsabilità da parte della politica che renda obbligatorio per legge il vaccino. Ciò detto - conclude la nota -, crediamo che in questo momento proprio il vaccino sia l'unica strada per fermare la pandemia ed evitare che le aziende tornino a chiudere causando, oltre ai gravi problemi sanitari che abbiamo conosciuto, la perdita di altri posti di lavoro".


