Per le 620 stazioni ferroviarie che nel nostro Paese accolgono il passaggio del 90% dei passeggeri si prevede un progetto di restyling complessivo.

Si tratta di una rivoluzione che riguarda non solo il fabbricato adibito al servizio dei treni ma anche il vissuto urbanistico che lo ospita, e il cui punto di partenza è la riorganizzazione degli spazi esterni, essenziali per favorire la mobilità sostenibile, incentivando l’uso del traporto pubblico locale, dei mezzi di share mobility e i sistemi di ricarica per i veicoli elettrici. Solo in questo modo può realizzarsi una mobilità più efficiente e capace di ridurre al minimo l’uso dell’auto privata.

Nel nuovo progetto di RFI, la stazione è parte integrante del tessuto urbano, volano di una riqualificazione che include anche zone dismesse, marginali o poco attrattive. L’edizione speciale del Piano Commerciale di RFI, legata agli investimenti del PNRR dà conto di un piano di investimento per le stazioni del Sud. I fondi verranno messi a disposizione nel quinquennio 2022-2026 con benefici per le imprese ferroviarie quanto a capacità, prestazioni e performance delle linee, e per i clienti finali quanto ad accessibilità delle stazioni.

Il tutto in coerenza con la Missione 3 del PNRR, “Infrastrutture per una mobilità sostenibile”. Una sostenibilità connessa alla modalità di trasporto, dato che il ferro contribuisce per meno dello 0,5% alle emissioni di C02 del settore trasporti in Europa, complessivamente responsabile del 25% delle emissioni totali. Tra i punti qualificanti del Piano, il programma speciale per le stazioni ferroviarie del Sud. La “terapia d'urto” del Gruppo FS Italiane si focalizza su 10 stazioni entro il 2024 e 54 entro giugno 2026.

Vi rientrano, tra le altre, Pescara Centrale, Potenza Centrale, Barletta, Lamezia Terme Centrale, Cosenza, Crotone, Reggio Calabria Lido, Sapri, Oristano, Palermo Notarbartolo, Milazzo, Marsala e Siracusa. Gli interventi riguarderanno il fabbricato viaggiatori, le banchine, pensiline, i sottopassi e i relativi ambiti di accesso, i piazzali antistanti la stazione e le aree limitrofe. Servizio più accessibile, pure per le persone a mobilità ridotta, senza dimenticare il confort degli spazi di transito, delle sale di attesa e dei servizi igienici. Tutti gli interventi puntano alla sostenibilità ambientale e all'efficientamento energetico, le cui prestazioni saranno valutate secondo protocolli internazionali.

Il Piano Commerciale di RFI evidenzia – sempre al Sud – il potenziamento e la riqualificazione di alcuni importanti nodi ferroviari insistenti sulle grandi direttrici di traffico, non a caso definiti Hub dal Gruppo FS Italiane. Quelli considerati sono 10: Villa San Giovanni, Messina Centrale, Messina Marittima, Benevento, Caserta, Bari, Taranto, Lecce, le stazioni della linea L2 della metropolitana di Napoli e la nuova fermata di Santa Maria di Settimo-Montalto Uffugo sulla linea Paola – Cosenza – Sibari.  Anche per la riqualificazione degli Hub, il panorama di interventi prevede operazioni di efficientamento energetico, che intendono rinnovarne la tradizionale centralità come nodo trasportistico e polo di servizi.

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