Dopo la brusca frenata dovuta alla pandemia di Covid-19, Stadler Rail torna a crescere.
Nel primo semestre infatti, il costruttore ferroviario turgoviese ha visto aumentare fortemente ricavi, commesse e guadagni. Stando ai dati diffusi il fatturato si è attestato a 1,4 miliardi di franchi, in progressione del 52% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, particolarmente segnato dall'impatto del Coronavirus. Il risultato operativo è balzato da 5 a 49 milioni e l'utile netto si è attestato a 26 milioni (+68%).
La società può guardare con fiducia al futuro anche perché sono arrivate nuove commesse per 3,1 miliardi - dato in linea con quello, già elevato, della prima parte del 2020 - e gli ordinativi in portafoglio hanno raggiunto a fine giugno il valore record di 17,9 miliardi di franchi.
Per l'immediato futuro i vertici del gruppo si aspettano un'ulteriore crescita del volume di affari e della redditività, a condizione che la crisi sanitaria non peggiori e che si possa assistere a un'evoluzione stabile sul fronte dei cambi.
Per l'insieme del 2021 l'azienda continua a puntare su un margine Ebit del 6% e su vendite comprese fra 3,5 e 3,8 miliardi. A medio termine l'obiettivo finanziario è di un margine Ebiti dell'8-9%.
La politica dei dividendi rimarrà immutata: verrà distribuito circa il 60% dei guadagni netti. Resta da vedere come saranno accolte le ultime novità dagli azionisti, che quest'anno non hanno avuto grandi motivi di rallegrarsi, perlomeno nel confronto con i proprietari di altre società: dall'inizio di gennaio il titolo Stadler Rail presenta infatti una performance negativa, pari al -2%.


