La rivoluzione dei trasporti in Austria è finalmente realtà.
A partire dal 1° ottobre parte infatti la prevendita e dal 26 ottobre si potrà finalmente viaggiare in tutto il Paese con il klimaticket. Si tratta di un biglietto unico che vale per tutti i mezzi di trasporto pubblici, locali e nazionali, al costo di 949 euro annui per gli adulti e 699 euro (-25%) per under 26, disabili e anziani over 65. Il prezzo è inizialmente promozionale per testare l’accoglienza dei cittadini: successivamente, un abbonamento adulti si comprerà con 1.095 euro per 12 mesi, che diventeranno 821 euro per giovani, anziani e disabili.
Una vera e propria rivoluzione, che come rivela già il nome, “biglietto climatico”, ha come obiettivo la transizione ecologica e il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione stabiliti dagli Accordi di Parigi, partendo dal disincentivare l’utilizzo dell’auto privata.
“Ogni km percorso su un mezzo pubblico aiuta il clima”, ha dichiarato soddisfatta la ministra per la Transizione ecologica austriaca, Leonore Gewessler. Il governo ha stanziato per questo progetto 96 milioni di euro per quest’anno, che diventeranno 150 milioni nel 2022.
L’obiettivo annunciato è di raggiungere quota 100.000 abbonati, convincendoli a prediligere il trasporto pubblico. L’iniziativa è stata accolta favorevolmente anche da Greenpeace: “Con circa un terzo delle emissioni nazionali di CO₂, il trasporto è il problema più grande per la protezione del clima in Austria”, fa notare l’associazione in un comunicato.
E tuttavia, al momento non tutto l’intero territorio austriaco sarà coperto dal klimaticket. A sorpresa e tra molte polemiche ne resta fuori Vienna, che pure è da decenni un esempio a livello europeo di urbanistica virtuosa, con piste ciclabili, aree verdi e pedonalizzazione delle strade del centro. Il governo deve inoltre ancora chiudere l’accordo con le regioni della Bassa Austria e del Burgenland, ma le trattative sembrano ben avviate. “Ad oggi comunque – spiega il ministero – il klimaticket copre il 90% dei trasporti pubblici fuori Vienna”.
L'articolo integrale su firstonline.info.


