Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella promulga la legge di conversione del Decreto Sostegni bis, ma scrive a Draghi, Casellati e Fico.

Il motivo è presto detto, troppi commi aggiuntivi ed estranei. La "minaccia" è che se la cosa si ripeterà il Presidente valuterà il rinvio alle Camere.

In tutto questo c'entra, purtroppo, anche la ferrovia. Dice Mattarella: "Il testo che mi è stato trasmesso contiene 393 commi aggiuntivi, rispetto ai 479 originari. Tra le modifiche introdotte ve ne sono alcune che – alla luce del disposto costituzionale e della ricordata giurisprudenza costituzionale – sollevano perplessità in quanto perseguono finalità di sostegno non riconducibili all’esigenza di contrastare l’epidemia e fronteggiare l’emergenza, pur intesa in senso ampioovvero appaiono del tutto estranee, per finalità e materia, all’oggetto del provvedimento".

"Tra queste ultime - prosegue il Presidente della Repubblica citando un elenco invero decisamente lungo - l’art. 31, comma 7, che prevede un contributo al settore dei treni storici della Fondazione FS Italiane".

In tal senso, nostra opinione, probabilmente questo contributo non è riconducibile all’esigenza di contrastare l’epidemia e fronteggiare l’emergenza, ma sicuramente i convogli storici possono portare ossigeno al turismo italiano che ha subito un colpo durissimo con il Covid. Il loro sostegno si può dunque vedere come importante per le economie locali in un disegno decisamente più ampio.

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