Il fenomeno dei "passaggi" sui treni merci sta raggiungendo dimensioni se non preoccupanti quantomeno da meritare attenzione.
Ne parla oggi La Stampa dopo l'ennesimo ritrovamento di questi giorni.
"Stipati nei carri merci, spesso nascosti in un carico di calce, per passare il confine. È l’ennesimo squarcio di verità sul dramma di chi raggiunge Ventimiglia per andare in Francia. In quei vagoni, da domenica a ieri, sono stati trovati circa 180 stranieri. Tra di loro anche donne e bambini, costretti a ricorrere a quel «passaggio». Ogni notte rischiano la morte, perché per entrare nei cassoni dei treni merci si deve salire in cima e calarsi dentro da uno squarcio nei teloni, passando a meno di un metro dai cavi dell’alta tensione".
L'articolo del quotidiano torinese non nasce a caso, ma parte da una segnalazione fatta da FuoriMuro, compagnia merci che tra l'altro si occupa anche del traffico merci tra Castelguelfo e Ventimiglia.
"Treni diretti in Francia, che vengono poi presi in carico dalla società transalpina Captrain France che li porta fino a Miramas, vicino Marsiglia. È qui che i gendarmi, da giorni, trovano i migranti nascosti nei cassoni, rivelando l’ennesima disperata sfaccettatura dell’emergenza migratoria".
"In Italia - prosegue La Stampa - i controlli ci sono, ma la Polfer è già impegnata ad evitare che i migranti si nascondano dentro i treni passeggeri che partono per la Costa Azzurra".
Il timore, che potrebbe essere fondato, è che i contorni di questa vicenda siano delineati dalla speculazione di qualcuno che indica dove e come nascondersi dentro i carri fermi a Ventimiglia. "Ogni sera il convoglio merci di FuoriMuro arriva nella città di confine alle 22,30 ma fino alle 5,30 non può ripartire per la Francia. E in quel lasso di tempo, per un motivo o per l’altro, i controlli sono ridotti all’osso e i passeur hanno trovato il modo di far salire i migranti sul treno. In più occasioni FuoriMuro ha segnalato l’accaduto alle autorità e anche alla politica, per un intervento che tuteli l’attività dell’azienda e riesca a porre un freno all’«assalto» ormai quotidiano che vede i migranti disposti a tutto per un posto su quei convogli".
Purtroppo, però, la moda di prendere "passaggi" sui treni merci non si ha solo a quelle latitudini. È proprio di qualche giorno fa l'avvistamento di una persona su un convoglio diretto a nord dall'agro pontino. In questo caso si tratta molto più probabilmente di un gesto sconsiderato che ha poco a che fare col fenomeno dell'immigrazione. Quel che è certo è che si tratta parimenti di un comportamento pericoloso che deve essere duramente stigmatizzato.


