C'è l'Adriatica nel futuro di Italo. "Avviare da subito uno studio per accrescere l'offerta del servizio ferroviario lungo la dorsale adriatica".

È l'impegno preso dall'amministratore delegato di Italo-Ntv, Gianbattista La Rocca, durante un incontro con una delegazione della Fondazione pugliese "L'isola che non c'è", composta dal presidente nazionale dell'Ordine dei medici, Filippo Anelli, dal presidente della Università Lum, Emanuele Degennaro e dal presidente onorario della Fondazione, il giornalista Franco Giuliano.

Come riportato in una nota della Fondazione, durante l'incontro La Rocca ha assicurato "che a partire da dicembre l'azienda porterà a tre coppie di treni l'offerta sulla linea Bari-Roma. La disponibilità di Italo ad investire sulle linee del Mezzogiorno e in particolare sulla tratta Bologna-Lecce è l'obiettivo condiviso con la Fondazione che da anni porta avanti una battaglia per lo sviluppo dell'Alta Velocità".

"Per questo si chiede al Governo - spiega la Fondazione - che, in attesa del completamento dei progetti di velocizzazione e della realizzazione dell'Alta Velocità sulla linea adriatica Lecce-Bologna, adotti un provvedimento per ridurre o eliminare il pedaggio che le imprese ferroviarie pagano a Rfi, limitatamente ai treni realmente veloci che percorrano l'AV Torino-Milano-Bologna e proseguano sulla direttrice Adriatica fino a Bari e Lecce".

"Si tratterebbe - conclude la nota - di un concreto intervento perequativo nei confronti dei territori del centro-sud e dell'area adriatica, dove è mancata la realizzazione dell'infrastruttura AV".

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