Ritorna un nuovo appuntamento con “Top & Flop” la rubrica di Ferrovie.Info in cui annoveriamo personaggi, aziende, enti o categorie che si sono, a nostro avviso, distinti in positivo e in negativo questa settimana.
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Questa settimana, a differenza delle altre volte, il Top e Flop verterà sullo stesso argomento. Abbiamo infatti avuto questa settimana una interessante novità su una importante stazione ferroviaria che al contempo è tanto positiva quanto negativa. Vediamo insieme entrambe.
TOP – Riqualificazione piazzale Roma Tiburtina
Parliamo della seconda stazione più importante della Capitale d'Italia. Un dei principali biglietti da visita del nostro bel paese che, lasciatecelo dire, era in condizioni raccapriccianti. Non tanto la stazione in sé, recentemente ristrutturata e abbellita, quanto il piazzale antistante.
Negli anni era diventato un “ricettacolo della disperazione”, con orde di sbandati stazionanti quasi 24 ore su 24 nello spazio sotto la tangenziale sopraelevata. Sbandati quando andava bene, visto che spesso la microcriminalità della zona proprio sotto quei viadotti faceva i suoi briefing e i suoi piani non certo per migliorare il mondo.
Ecco, la sinergia tra il municipio di Roma Capitale e RFI ha fatto si che l'area sia stata ripulita e bonificata - si spera - per sempre. L'intera zona verrà poi adeguata alle esigenze di car e bike sharing con apposite postazioni. Insomma, una parte di città disastrata che rinasce dalle ceneri a tutto vantaggio non solo dei viaggiatori ma anche dei residenti che per anni hanno dovuto sottostare a una situazione oggettivamente difficile.
La zona, senza quel terribile viadottone di cemento a mezz'aria, ha tutta un'altra faccia. Ne siamo contenti.
Meglio tardi che mai... però indubbiamente top.
FLOP – Occasione mancata
Eh si, siamo i soliti criticoni, ma davvero, stavolta bastava poco per far meglio.
Parliamo ancora della riqualificazione di Tiburtina e di quello che di solito viene definito "il fare 30, senza fare 31". Ecco, il 31 non sembra davvero destinato ad essere stato fatto. I comitati di quartiere, come dargli torto, si sono giustamente lamentati visto che il progetto da loro proposto prevedeva un massiccio utilizzo del verde pubblico nella sezione riqualificata, viste anche le mutate necessità del traffico stradale con la nuova viabilità sotterranea.
E invece niente: l'amministrazione ha piantato - almeno fino ad ora - solo qualche alberino striminzito, che non assicura ombra e che forse necessiterà di un paio di decenni per mostrarsi in tutto il suo splendore e al contempo ha steso altre lingue d'asfalto che almeno secondo chi vive nei paraggi sono tutt'altro che necessarie. Insomma, il verde non si è visto e se non cambia qualcosa forse mai si vedrà ed è un peccato, perché l'occasione per abbellire e di molto il quartiere c'era eccome. E, secondo noi, non è stata colta appieno.
L'occasione persa, per noi, vale un flop grande quanto la foresta amazzonica. Sperando che il Comune di Roma ci ripensi prima che sia troppo tardi.


