Ryanair ha annunciato oggi un’ulteriore crescita sulla propria base a Milano Bergamo – la più grande in Italia – con l’arrivo del nuovo aeromobile 737-8200 “Gamechanger” dal 20 luglio.
Il nuovo arrivato accrescerà la flotta Ryanair a Bergamo offrendo tariffe ancora più basse e voli più green per i viaggiatori italiani. Ciò rappresenta un investimento aggiuntivo di 100 milioni di dollari che fornirà una maggiore connettività alla regione, svolgendo un ruolo chiave nella ripresa dei posti di lavoro e dell’economia locale mentre l’Italia emerge dalla pandemia di Covid.
L’operativo di Ryanair per l’estate 2021 offre 105 rotte in totale, di cui 7 nuove, e oltre 600 voli settimanali, che contribuiranno a incrementare il traffico aereo nella regione e supporteranno la ripresa dell’industria del turismo mentre i programmi di vaccinazione continuano e l’Europa riapre in tempo per l’alta stagione.
L’operativo estivo di ripartenza di Ryanair a Milano Bergamo include:
Un nuovo B737-8200 “Gamechanger” dal 20 luglio
630 posti di lavoro diretti
105 rotte in totale (12 nazionali, 93 internazionali)
7 nuove rotte verso:
Zagabria da giugno (fino a 4 voli a settimana)
Belfast City e Minorca da luglio (2 voli a settimana)
Suceava da luglio (4 voli a settimana)
Kos da luglio (3 voli a settimana)
Preveza da agosto (2 voli a settimana)
Banja Luka da settembre (2 voli a settimana)
Oltre 600 voli a settimana.
I passeggeri italiani possono scegliere tra ancora più destinazioni da Milano Bergamo fino a ottobre 2021, volando con le tariffe più basse e con la possibilità di usufruire dell’offerta “Zero Supplemento Cambio Volo” nel caso in cui i loro piani dovessero subire modifiche. Per festeggiare Ryanair ha lanciato una promozione con tariffe disponibili a partire da soli € 19,99, per viaggi fino a ottobre 2021, da prenotare entro la mezzanotte di sabato 10 luglio solo sul sito Ryanair.com.
Il 737-8200 altro non è se non il 737 MAX 8 il cui nome è stato cambiato dopo un inizio di carriera tutt'altro che entusiasmante con alcuni incidenti anche gravi le cui motivazioni sono però ora state risolte.
Foto 1 Ryanair


