L’Ad e Dg di RFI, Vera Fiorani, ha ribadito che digitalizzazione e sicurezza sono due elementi strategici per il piano di investimenti di RFI che risponde alle logiche e alle necessità del PNRR.
Come riportato da FS News, nel corso del convegno “L’impresa PNRR. Per una infrastruttura sostenibile” organizzato da Anceferr, l’Associazione Nazionale dei Costruttori Edili e Ferroviari, Fiorani ha sottolineato come, entro il 2023, l’azienda sia chiamata a raddoppiare la produzione annua dei lavori, passando dagli attuali 4,6 miliardi di euro di cantieri a circa 9 miliardi. “Un vero e proprio cambio di passo che sarà possibile anche grazie alle nuove norme sulle semplificazioni e ai commissariamenti di alcune opere che accorceranno ancora di più i tempi soprattutto per gli iter autorizzativi”, si legge sul portale di Ferrovie dello Stato.
L’Ad ha anche ricordato l’impegno di RFI per garantire la sicurezza sia dell’esercizio che dei lavoratori. A tal fine, entro la fine dell’anno, la società avvierà un progetto per diffondere la cultura della sicurezza non solo ai propri lavoratori, ma anche a tutti coloro che svolgono un'attività lavorativa sotto il controllo dell'organizzazione, inclusi quindi gli appaltatori e altri attori esterni. Il convegno è stato aperto dal ministro per le Infrastrutture e le Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, e dall’intervento del presidente dell’Anceferr Vito Miceli. Per RFI sono intervenuti Giulio Del Vasto, Direttore Produzione, e Vincenzo Macello, Direttore Investimenti.
Del Vasto ha spiegato come i processi di manutenzione di RFI si fondano su tre pilastri fortemente interconnessi: la pianificazione, che definisce quali sono gli interventi da realizzare, la priorità degli interventi, che definisce le tempistiche, e la compatibilità dell’attività con le risorse disponibili. Vincenzo Macello ha invece sottolineato come gli investimenti ferroviari del PNRR non riguardino solo nuove linee, ma anche il potenziamento di quelle esistenti.


