Come riferiscono le FFS al Watson.ch, sugli Eurocity in transito da Como vengono effettuati controlli sistematici.
Domenica scorsa un treno Zurigo-Milano ha sostato per oltre mezzora nella città lariana a seguito di controlli disposti dalle autorità italiane. “Ogni viaggiatore doveva esibire il certificato di vaccinazione o un test negativo” ha raccontato un passeggero al sito d'Oltralpe. “Per quanto ne sappiamo, i passeggeri su tutti i collegamenti Eurocity in Italia vengono controllati attualmente” ha spiegato un portavoce dell'ex regia federale. Questo vale anche per la tratta Eurocity Basilea-Berna-Domodossola-Milano.
Un dettaglio di cui tenere conto, soprattutto nel pianificare le coincidenze. La sosta a Como normalmente dura solo due minuti, e 30 minuti in più possono incidere non poco sulla tabella di viaggio.
Le FFS informano esplicitamente i passeggeri nell'orario online che sono previsti “tempi di viaggio prolungati” a causa delle regole di ingresso. I TiLo transfrontalieri da Locarno/Lugano a Milano non sono invece interessati. Secondo il decreto del governo italiano - a differenza dei collegamenti Eurocity - sui regionali sono infatti previsti solo controlli a campione.
La pena per chi viola le regole è una multa compresa tra 400 e 3mila euro, e il divieto di proseguire il viaggio. Le Guardie di confine svizzere invece non eseguono controlli sugli Eurocity al rientro in Svizzera, conformemente alle disposizioni federali che non prevedono restrizioni in ingresso ad eccezione di viaggiatori provenienti da aree considerate a rischio.


